Si conclude l’ultima trasferta stagionale per il Napoli di Luciano Spalletti, dopo un pirotecnico 2-2 con il Bologna di Thiago Motta. Sfuma dunque il possibile record di punti per gli azzurri, fermati sul pari dalla rimonta rossoblù e che dunque potranno giungere massimo a quota 90 punti.
Non basta la super doppietta di Osimhen per portare altri 3 punti a casa Napoli, raggiunto sul segno X da Ferguson e De Silvestri. Nel frattempo, in onda su Dazn, un corposo post-partita ha visto l’intervista a mister Luciano Spalletti, raggiunto in mix-zone direttamente da Bologna.
“Non commento le parole del presidente”, Spalletti punge De Laurentiis a Dazn
Di seguito le parole di Luciano Spalletti durante la propria intervista a Dazn, contenenti anche una piccola frecciatina nei confronti del presidente Aurelio De Laurentiis:
“Quando il pallino del gioco ce l’hanno gli altri diventa tutto più difficile. Volevo un gioco più pulito, anche se poi abbiamo creato diverse situazioni per chiuderla. Il Bologna però è squadra di qualità e allenata benissimo come si è visto, non ha caso sono tornati in gioco e sono riusciti a pareggiarla”.
“Questa stagione mi lascerà dentro tantissime cose. Per fare un campionato come il nostro ci vuole la partecipazione di tutti i componenti della rosa. Inoltre non va sottovalutata la differenza fatta dal sentimento della città. Ti dà la qualità, ti fa risollevare quando sei un po’ depresso. Basta incontrare i napoletani e tutto diventa più facile”.
“Il tatuaggio rappresenta un prurito che senti addosso e cerchi di andare a fondo in tutta la storia. Sapevo già ci fosse quella roba lì sul mio braccio. Magari faccio tutto il braccio ed andando più a fondo ci saranno altre cose, chissà”.
“Stare a Napoli non è un obbligo ma un privilegio? Non commento le parole del presidente. Sono organizzato mentalmente per festeggiare con i miei tifosi ed il popolo. Proprio per questo nonostante i festeggiamenti i tifosi hanno dato il massimo supporto ed i giocatori una grande partita”.
Spalletti, sempre nel post Bologna Napoli, ha poi regalato uno spazio della propria intervista ad Osimhen e Kvaratskhelia, i veri campioni del suo Napoli:
“La stagione di Osimhen è figlia di un percorso che si fa quando si hanno giocatori del genere a disposizione. Si lavora sulle caratteristiche del singolo, le si mettono in risalto e si cerca di rendere ottimale il suo utilizzo per la squadra. Lui è bravo nel colpo di testa, nel pressing, ha una fiducia fuori dal comune. Ha un futuro radioso davanti, è un giocatore fortissimo ed è anche un ragazzo gentilissimo. Risolve le situazioni dei compagni e funge già da uomo spogliatoio, anche se ha ancora tante cose da imparare”.
“Kvara? Più lo vedo giocare e più mi sembra fortissimo. Quando gli altri ci pressano è normale che chi porta palla in avanti fatichi nel proprio compito, bisogna aiutare chi sa costruendo. Posso dire che deve legare di più, servire ancora meglio Victor, perché sa anche gestire situazioni complicate in fase di sviluppo”.