Nella conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Sampdoria, la sua ultima da allenatore degli azzurri, ha parlato anche di Khvicha Kvaratskhelia: parole importantissime per il talento georgiano.
Kvara? Era uno chiacchierato dagli osservatori, c’era solo da immaginarselo in un campionato più importante come quello italiano e doveva essere nel recinto di quei calciatori che potevamo prendere. Lui poteva esserci dentro e dovevamo sostituire un calciatore importante come Insigne.
Giuntoli lo tirò fuori da questi nomi, io avevo chiesto a qualcuno in Russia e gli dissi che per ma andava bene. Il presidente aveva delle perplessità per la provenienza, mi telefonò un paio di sere di fila e mi chiese se fossi sicuro di prendere un giocatore georgiano. Lo abbiamo visto in 7-8 e ci aveva convinto tantissimo.
Lui è stato ancora più bravo nel metterci ancora più roba di quello che abbiamo visto e nell’essere il professionista che è. Gli ho visto fare delle rincorse che non gli avevo mai visto fare, ci vuole un processo per completare il suo processo di crescita. Ha fatto vedere una qualità e una dolcezza nel toccare la palla incredibile, dà imprevedibilità perché non te lo immagini andare da quella parte. Ha segnano in ogni modo, anche di testa, può farne anche di più così perché ha un ottimo jump. Ha tutto dalla sua parte, potete stare tranquilli: avete un grandissimo campione. Si avvicina davvero a Maradona nel modo di toccare la palla.