Spalletti si prenderà un anno sabbatico, ma secondo alcune fonti avrebbe già pronta una nuova proposta di lavoro, anche se diversa dal solito.
Un anno di stop: ormai è deciso. L’addio di Luciano Spalletti al Napoli, dopo due stagioni eccezionali che hanno condotto il club partenopeo a risultati eccellenti, è ormai certo, ma il tecnico non prenderà una nuova panchina. Molte voci sono circolate sul suo futuro, nelle scorse settimane, ma ormai la decisione definitiva ha preso forma in maniera chiara. L’allenatore toscano tornerà dunque al timone di una nuova squadra solo nel 2024, e non saranno poche le società che terranno il suo nome in considerazione.
Inizialmente, era sembrato che il suo destino potesse essere un immediato passaggio alla Juventus. Con il trasferimento, probabile ma comunque ancora non ufficiale, di Giuntoli in bianconero, Spalletti avrebbe potuto seguire lo stesso percorso. Ma alla fine hanno prevalso altri sentimenti: l’amore per il Napoli e i suoi tifosi, per esempio, ma anche la complicata situazione con Allegri alla Juve. Così, la soluzione migliore è divenuta quella di prendersi un anno sabbatico.
Non è la prima volta che lo fa, a ben vedere. Dopo una carriera in rapida ascesa dall’Empoli fino a Udinese, Roma e Zenit San Pietroburgo, tra il marzo 2014 e il gennaio 2016 Spalletti passò quasi due anni senza lavorare. Riprese sulla panchina giallorossa per una stagione e mezza, poi altre due alla guida dell’Inter, quindi un altro stop. Lasciò infatti i nerazzurri nel 2019, e nel 2021 si accordò col Napoli. Un anno per riposarsi, studiare e valutare le proprie possibilità con calma, magari preparandosi a una sfida veramente nuova e diversa dal solito.
Ovviamente sarebbe troppo presto, ora, per fare ipotesi serie su quale squadra allenerà Luciano Spalletti all’inizio della stagione 2024/2025. Certo è che potrebbe non essere necessariamente un club, ma forse anche una nazionale. “Io non ho preclusioni con niente, devo sempre pensare a quello che mi stimola. – ha detto nella sua ultima conferenza stampa – La nazionale è un lavoro particolarmente stimolante da un punto di vista professionale, perché ti permette ogni tanto di staccare”.
“Sarebbe sicuramente una bella soluzione, però bisogna capire che tipo di nazionale” ha aggiunto. Insomma, l’idea lo intriga, e a 64 anni sarebbe la sua prima volta alla guida di una selezione federale, ma tutto è ancora da valutare e decidere, non essendoci offerte concrete. Dopo l’estate 2024 significa dopo gli Europei, un periodo in cui non poche federazione cambiano i propri ct. In quell’estate scadranno alcuni contratti interessanti, come quello di Southgate con l’Inghilterra, di Hansi Flick con la Germania e di Luis de la Fuente con la Spagna.
Articolo modificato 8 Giu 2023 - 19:58