Luciano Spalletti è tornato a parlare di Napoli: belle parole dell’ex tecnico azzurro sulla città e sui tifosi.
È passato ormai quasi un mese dal 4 giugno 2023, giorno in cui è terminato il campionato di Serie A e il Napoli ha potuto alzare al cielo la Coppa. Uno scudetto stravinto anche grazie alle doti del tecnico Luciano Spalletti, capace di riportare lo scudetto in città dopo 33 anni dall’ultima volta.
L’allenatore toscano ha lasciato il club dopo la vittoria dello scudetto per prendersi un anno di pausa e stare vicino alla famiglia. Un amore per la città che però non è svanito: Spalletti ha trascorso parte delle sue vacanze estive tra Costiera Amalfitana e isola d’Ischia.
Spalletti parla di Napoli
Questa sera, Luciano Spalletti è presente all’Anfiteatro Parco Archeologico di Pompei per la consegna dei Premi Artis Suavitas 2023. L’ormai ex allenatore del Napoli ha parlato ai microfoni della stampa presente e ha rilasciato alcune dichiarazioni anche su Giuntoli.
Si provano sempre belle sensazioni quando si torna a Napoli. Dopo averla conosciuta nell’intimità, dopo essere entrato dentro il sentimento di Napoli e dei napoletani, ci sono sempre delle cose che ti sorprendono e ti lasciano il segno. Diciamo che Napoli è stata per due anni la mia università di vita: sono stato io a fare il pieno di cultura e conoscenze nuove, a partire dai napoletani stessi.
Questo premio mi lusinga, è molto importante per me. Un premio che mi sorprende un po’ per le motivazioni di cultura e conoscenza, non penso di meritare tanto. Come detto prima, sono io che dovrei restituire qualcosa per tutto quello che ho imparato. Poi ho letto anche che questo premio viene dato per l’impegno e quindi lì mi ci ritrovo più comodo dentro: per quello che mi riguarda, come abbiamo detto più volte, io ho dedicato tutto il tempo possibile al Napoli.
Non so come sono diventato immortale, ma so che quello che hanno fatto provare a me è un qualcosa che non avrei mai immaginato ed è un qualcosa che penso sia difficile da poter riprovare. Non so come hanno fatto sentire gli altri, ma a me hanno fatto sentire qualcosa di impossibile da vivere. Ho vissuto dei momenti bellissimi e li poterò sempre con me. Quelle notti insonni passate ad amare il Napoli saranno sempre nei miei sogni perché sono state notti bellissime.
Sono stati i bambini che quando li ho incontrati facevano dei discorsi da grandi, discorsi già dentro un amore infinito per il Napoli, a trasmettermi questa loro passione futura. Ti costringevano ancora di più ad avere quella professionalità ed accuratezza nei particolari, per renderli felici. Sono orgoglioso di aver reso felici i napoletani.
Parlare di calcio in questa sera qui per me è un po’ difficile. Io penso che la miglior cosa da fare sia lasciarli lavorare in tranquillità per metterli nelle condizioni migliori per affrontare il nuovo campionato. Lasciate lavorare in maniera corretta e tranquilla questa società, perché ha fatto vedere di conoscere l’esigenza di una piazza così importante come Napoli.
Vincere a Napoli è una roba incredibile. Mi mancheranno tantissime cose di Napoli, soprattutto il contatto con i napoletani, quella che è la qualità di questo territorio e di questo popolo. Secondo me, i napoletani sono quelli che possono dare la benzina, la materia, la qualità per raggiungere qualsiasi risultato. Nel calcio si vive nel segno di Maradona, ma i napoletani hanno qualcosa che può essere paragonato alla qualità di Maradona.
Questo luogo qui, questa felicità che hanno vissuto i napoletani ci hanno costretto ad assorbire tutta questa emotività e questo calore. Mi rimane tutto di questo viaggio, è stato un viaggio generoso che ci ha dato tantissime cose che bisogne mettere in ordine per bene perché me le voglio rigustare.
Il talento è stata soprattutto l’umiltà e la disponibilità con cui si sono messi a disposizione i nostri calciatori, anche loro hanno reso possibile questo bellissimo viaggio, è la presunzione che uccide qualsiasi forma di iniziativa di grande risultato. Troverai sempre qualcuno che poi ti si pone davanti in maniera determinata se non sei umile ad affrontare le cose che devi affrontare.
Sicuramente io sono uno che non si fa scivolare tutto addosso, tenta di reagire a quello che gli succede quotidianamente e quando sei dentro uno sport bello e difficile come quello del calcio tutti vogliono batterti. Bisogna avere la disponibilità nell’accettare la sfida, il confronto, è una qualità che bisogna avere.