Filosofie calcistiche opposte, due caratteri ancor più differenti: è scontro continuo tra i due tecnici toscani.
Negli anni Luciano Spalletti si è sempre distinto come un esteta del calcio. La sua filosofia calcistica prevede un calcio sempre votato all’attacco, alla ricerca del bel gioco e della creatività, oltre ad un lavoro maniacale sulla testa dei giocatori. Tante volte, anche in conferenza stampa, Spalletti ha ribadito l’importanza del dialogo con i componenti della rosa, e dell’importanza che ha il carattere di ognuno nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. La sua idea di calcio è diametralmente opposto invece a quella di Massimiliano Allegri, che gioca un calcio più difensivo, meno propositivo, ma non per questo meno efficace. Alla fine il giudice supremo è il campo e tante volte anche Allegri ha avuto ragione.
Questo post in breve
Spalletti vuole innovazione nel calcio: che attacco ad Allegri!
Durante una festa organizzata in suo onore a Certaldo, intercettato in diretta da Sky Sports Luciano Spalletti ha concesso lunga intervista. Di seguito quanto dichiarato:
Va bene che il calcio è facile, ma questo lo sanno dire tutti! Bisogna dire qualcosa di diverso, di più moderno e innovativo, per cui voglio proporre qualcosa di diverso, il calcio è facile lo sanno dire tutti. Bisogna portarsi dietro le cose dei grandi campioni che ci hanno entusiasmato, però poi c’è da considerare l’esecutività di altri calciatori che non avevano talento ma sono emersi grazie all’applicazione. Questo bisogna spiegarlo, è roba da cui i giovani possono attecchire qualcosa. Il calcio ha bisogno di modernità e cose più qualitative.
Spalletti: “Cosa valuto in un calciatore? Un fattore è decisivo”
Da sempre il tecnico di Certaldo utilizza molto specifici quando si tratta di valutare l’efficacia di un calciatore. Basti pensare agli episodi legati a Totti o Icardi. In diretta Spalletti ha spiegato quali caratteristiche ritiene più importanti in un calciatore:
Io un calciatore lo giudico spesso per il carattere, è una cosa fondamentale poi è chiaro che bisogna che ci sia qualità. In una partita però è importante che anche i giocatori più qualitativi diano una mano, ad esempio nel recupero palla, tutti andrebbero a giovarne. Per cui bisogna riuscire a stimolarli. Kvara salta tutti e deve sempre farlo, ma se ci mette anche due recuperi e due contrasti diventa un vantaggio importante, il calcio così è più moderno. Di Lorenzo è quel qualcosa in più che completa e diventa evidente quando si parla di calcio moderno: Di Lorenzo e il calcio moderno!
Velate, ma non troppo, le critiche ad Allegri che negli anni si è distinto spesso per frasi sulla semplicità del calcio: “Il calcio è semplice e conta vincere. Alla fine chi vince è più bravo. Non c’è più mestiere nel calcio, è tutta teoria”. Spalletti con il suo Napoli (e nelle esperienze pregresse) ha dimostrato l’esatto opposto e ha voluto includere nella sua critica a Sky Sport un allenatore con cui ci sono stati dei battibecchi anche nella passata stagione.