Nessuno conosce questo particolare della carriera dell’ex direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli: l’aneddoto stupisce tutti
Se il Napoli ha conquistato uno Scudetto attesissimo in città, dopo ben 33 anni di attesa dallo storico successo di Diego Armando Maradona, i meriti sono anche di Cristiano Giuntoli. Kvaratskhelia, Kim-Min-Jae e Osimhen sono solo gli ultimi colpi da sogno che il dirigente toscano ha regalato alla piazza partenopea. Otto anni nei quali, con grande professionalità ed esemplare programmazione nei minimi dettagli, ha elevato lo status della squadra sempre più, fino all’affermazione completa della stagione appena conclusa.
Solo pochi giorni fa, dopo una trattativa estenuante con il patron Aurelio De Laurentiis è riuscito a liberarsi dal Napoli. Dunque ora è libero di potersi accasare alla Juventus, alla quale si era promesso da un po’ di mesi a questa parte. L’obiettivo sarà quello di far ritornare la Vecchia Signora competitiva ai massimi livelli, ma facendo attenzione ai bilanci, cosa che al Napoli gli è sempre riuscita bene. La strategia sarà per questo motivo molto simile: giovani forti, da acquistare a prezzo ribassato, che poi in un futuro non troppo lontano possano essere rivenduti ad un prezzo maggiorato, creando una plusvalenza.
Giuntoli poteva non essere un dirigente di successo: l’aneddoto da non credere
Dopo una carriera da calciatore nella quale ha girato per svariate squadre di Serie C e Serie D, muove i primi passi da dirigente allo Spezia, che porta sino alla promozione in Serie B nel 2009. Poi il decisivo passaggio al Carpi. Inizia come vice dell’allora direttore sportivo Giandomenico Costi, per poi ottenere la promozione a ds in carica. Con accurate operazioni di scouting riesce in un’impresa senza precedenti: quattro promozioni in cinque anni, culminate con il passaggio in Serie A nel 2015. Nell’estate seguente poi l’approdo al Napoli.
Negli anni in azzurro ha sempre dimostrato di avere grande affinità con tutti gli allenatori con i quali si è ritrovato a lavorare. Da Sarri, con cui ha costruito una delle squadre esteticamente più piacevoli della storia, ad Ancelotti e Gattuso, fino a Spalletti, il connubio che ha riportato il tricolore nella città partenopea. Tuttavia, in pochi sanno che agli albori della sua carriera anche Giuntoli aspirava a divenire allenatore. Infatti ha studiato a Coverciano per conseguire il patentino da allenatore in Serie B. Tuttavia, con il passare del tempo ha accantonato la possibilità di allenare, preferendo la carriera dirigenziale. I risultati gli hanno dato ragione.