Dal palco allestito al centro della piazza principale di Dimaro hanno parlato alcuni calciatori del Napoli e il mister Rudi Garcia
Terzo giorno di allenamento in ritiro a Dimaro-Folgarida per gli azzurri. In serata alcuni calciatori partenopei hanno risposto alle curiosità dei tanti tifosi accorsi in Trentino. Oltre a Juan Jesus e al tecnico francese era presente anche il primo acquisto ufficiale del calciomercato estivo azzurro: Pierluigi Gollini.
Senza pressioni nel parare i rigori
Intervenuto dal palco di Dimaro, Gollini ha parlato ufficialmente da neo calciatore del Napoli, stavolta a tutti gli effetti.
Per me che sono italiano, vincere uno scudetto è qualcosa di unico. Tutti i sacrifici che ho fatto da quando avevo 4 anni sono stati ripagati, farlo qua con il Napoli, poi è speciale. Come mi preparo sui rigori? Quello è il momento in cui ho poche pressioni, perché se non la pari non hai colpe e se la pari sei un eroe. Un rigore per me è un momento di esaltazione. Diciamo che si tratta di un misto tra studio e istinto: se oggi aspetti gli attaccanti fino all’ultimo prendi gol, tirano troppo forte. L’essenza del portiere è comunque quella dell’istinto. Napoli è speciale perché per il mio carattere è la città adatta. Per l’arte, per l’amore per il calcio che è differente e lo senti. Quello che abbiamo vissuto non è che la prova.
Il nuovo portiere azzurro ha anche spiegato che la società vuole, per quel ruolo, due figure che ritiene preparate ed esperte. Per la dirigenza la porta è uno dei ruoli fondamentali e avere in rosa due portieri dal calibro di Meret e Gollini è importantissimo.
Come faccio a farmi sempre trovare pronto? Bisogna lavorare ed essere sempre concentrati. Se ti alleni pensando di non giocare, mentalmente si fa dura. Con Alex (Meret ndr) siamo un bel gruppo di portieri e io darò il massimo per mettere in difficoltà il mister nelle scelte.
Gollini si è anche espresso sul neo tecnico francese Rudi Garcia:
Ho letto un libro di un tecnico dei Chicago Bulls. Raccontava che ogni anno è diverso. Dobbiamo essere noi di mettere il mister nelle condizioni di lavorare al meglio, per regalarvi ancora tante gioie.