Una sorta di maledizione si è abbattuta sulla SSC Napoli, nel corso di questi due ritiri sono infatti troppi gli infortuni registratisi.
A fare il punto della situazione, ci ha pensato il Corriere dello Sport, che ha elencato le varie tappe di una preparazione diversa, ma soprattutto, almeno a quanto pare, più dura.
Campionati diversi
Rudi Garcia stuzzicato sul lavoro del suo assistito Rongoni aveva risposto così: “Infortuni? Normale, la preparazione è diversa, i giocatori non dovranno durare 3 mesi come l’anno scorso ma un intero campionato”.
Un riferimento chiaro alla inusuale scorsa stagione, che per la prima volta ha visto la disputa di un mondiale a dicembre, permettendo ai vari team europei di fermarsi per circa 2 mesi tra un girone e l’altro.
In quest’annata si giocherà invece con più costanza, senza la minima pausa, per questa motivazione la metodologia di lavoro scelta è stata diversa.
Fatto sta, che ad oggi, gli infortuni muscolari e non registrati sono stati tanti: partendo da Mario Rui il 28 luglio, sino a terminare con Rrahmani nella giornata di ieri, passando per due titolarissimi come Kvaratskhelia e Anguissa.
Proprio i due giocatori sopracitati, però, avrebbero dato segnali incoraggianti nelle ultime ore. Il georgiano a 11 giorni da Frosinone corre a grandi passi verso il recupero e dovrebbe prendere parte all’esordio stagionale dei campioni d’Italia, meno grave del previsto anche l’infortunio dell’ex Fuhlam, che resta in dubbio per la prima trasferta, ma dovrebbe rientrare alla seconda giornata.
Il quotidiano ha infine chiosato su Osimhen, accasciatosi ieri al suolo dopo un contrasto con Natan, nonostante lo spavento iniziale, la paura per il nigeriano dovrebbe essersi affievolita e quest’ultimo potrebbe recuperare in tempi brevissimi.