Un altro aneddoto sull’immortale Diego Armando Maradona dopo un’amichevole che il suo Napoli giocò a Tokyo, in Giappone
Quando si parla di Diego Armando Maradona si parla automaticamente di Napoli. E viceversa. Basta questo per spiegare il legame che ancora c’è tra il compianto Pibe de Oro e la città partenopea, una storia d’amore che continua anche oggi, a distanza di tre anni dalla morte del campionissimo argentino. Oggi lo stadio che fu il San Paolo porta il nome di Diego, che peraltro è presente in città sotto ogni forma possibile, dai murales alla nicchia ai nomi di chi nacque in quella indimenticabile stagione calcistica ed umana.
Un fatto noto. Così come noti sono gli aneddoti sul Pibe de Oro, che ancora oggi continua a riempire l’immaginario collettivo dei tifosi del Napoli. Forse soprattutto di chi Diego nemmeno l’ha mai visto giocare in campo. La magia intramontabile di un mito che si rinnova di generazione in generazione. Per questo, l’ultimo aneddoto su Maradona ha fatto subito il giro del web.
L’aneddoto su Maradona: ecco cosa successe a Tokyo dopo il primo scudetto
L’anno di grazia è il 1987 ed il Napoli guidato da Diego Armando Maradona ha appena vinto il suo primo, storico scudetto. In città è festa continua, le strade sono colorate, la gente è felice. Ha vinto Napoli, non solo la sua squadra. Ferlaino, allora patron della società, ha già in mente grandi cose per la stagione successiva. Intanto gli azzurri campioni d’Italia partono per Tokyo, Giappone, dove giocheranno un’amichevole.
Il giorno prima della partita c’è il consueto allenamento di preparazione. La squadra agli ordini di mister Ottavio Bianchi è pronta a scendere in campo. Ma, non appena sbuca Maradona dagli spogliatoi, una platea di oltre tremila tifosi nipponici invade il campo per una foto o un autografo col campione argentino. Che, di tutta risposta, si presta con gentilezza e disponibilità.
A raccontare l’aneddoto è Rino Cesarano, giornalista partenopeo, storica firma del Corriere dello Sport, in quegli anni inviato al seguito del Napoli. Era presente a Tokyo, insieme ad altri due colleghi, Cesarano, che ha ricordato il momento raccontandolo sulle frequenze di Canale 21, nella trasmissione “Tutti in ritiro”.
“L’allenamento del giorno prima era a circa 30 km da Tokyo, in un campo senza recinzioni – ricorda – ed i giapponesi fecero invasione. Con ordine e disciplina, va detto: sono ordinati anche in queste cose. Maradona si prestò con disponibilità. Fino a che Bianchi non cominciò ad arrabbiarsi con Luciano Moggi, per allontanare i tifosi dal campo e permettere l’inizio dell’allenamento. Ma i tifosi, ordinati, dopo la foto o l’autografo si allontanavano spontaneamente” – ha detto.
Un ricordo che restituisce l’immagine di Diego a cui tutti i tifosi, in particolare quelli partenopei, sono abituati: un calciatore pronto a tutto per la gente.