Luciano Spalletti presto potrebbe diventare il nuovo C.T. dell’Italia. Un noto legale precisa sulla clausola imposta da De Laurentiis all’allenatore toscano.
Dopo le dimissioni di Roberto Mancini dall’incarico di C.T. dell’Italia, sono rimbalzate immediatamente numerose voci circa la sua successione. È stato immediatamente accostato alla panchina azzurra il nome di Luciano Spalletti, oltre a quello di Antonio Conte.
L’ex allenatore del Napoli è però vincolato dalla clausola imposta da De Laurentiis al momento delle dimissioni del toscano dall’incarico di allenatore del Napoli.
L’Avvocato Mattia Grassani, tra l’altro anche legale del Napoli, ha precisato in un’intervista all’ANSA le condizioni presenti nella clausola tra Spalletti ed il Napoli. Difatti in queste ore proprio la clausola sembra essere l’ostacolo che separa la FIGC dall’ingaggiare il tecnico toscano
Di seguito le parole di Grassani all’ANSA.
CONDIZIONI CLAUSOLA – “La clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione possano surrogarsi al tecnico, versando l’importo. Spalletti è padrone del proprio destino. Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo”.
SCOGLIO FIGC – “La clausola aveva lo scopo di ristorare il Napoli qualora Spalletti non avesse mantenuto la promessa di fermarsi per un anno, nella prospettiva che ci fosse una società concorrente. Nessuno pensava a una federazione. La Figc mai ha pagato un club per un allenatore. Questo è lo scoglio politico da superare”.
Dunque l’avvocato Grassani ha chiarito le condizioni presenti nella clausola, affermando come questa sia valida anche per una federazione oltre che per i club, e dunque per la FIGC. A questo punto la FIGC dovrà decidere se pagare la penale per liberare Spalletti dal Napoli, oppure se abbandonare la pista che porta al tecnico toscano e virare su altri profili.
Articolo modificato 14 Ago 2023 - 15:35