Messaggio abbastanza chiaro a De Laurentiis del nuovo allenatore del Napoli Rudi Garcia: le sue dichiarazioni
Manca poco all’esordio stagionale del Napoli. Al via da campioni d’Italia, gli azzurri presenteranno alcune novità importanti. Prima su tutte il cambio in panchina, con Rudi Garcia che ha preso il posto di Luciano Spalletti, inizialmente indirizzato a prendersi un anno di stop, ma pare sia ad oggi il favorito per sostituire Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale.
Oltre questo, il club partenopeo ha perso due colonne portanti della scorsa stagione: Kim Minaje in campo, al centro della difesa, e Giuntoli dietro la scrivania, partito in direzione Juventus. Il neo acquisto Natan, difensore brasiliano ex Red Bull Bragantino, sarà chiamato a sostituire il muro coreano. Mentre al posto del dirigente toscano è stato scelto Mauro Meluso nel ruolo di direttore sportivo. Oltre questo ci sarà anche il nuovo acquisto Jens Cajuste, prelevato dallo Stade Reims.
Garcia ha le idee chiare sulla nuova stagione: le dichiarazioni
Intervistato ai microfoni di DAZN, per la rubrica DAZN Heroes, Rudi Garcia ha definito gli obiettivi del suo Napoli in vista dell’imminente inizio di stagione.
“Per la Champions serve una rosa forte. Quando giochi l’Europa League ti puoi concentrare al 100% sul campionato perché il girone normalmente lo superi e quando arrivano gli ottavi e i quarti di finali che comincia a diventare serio. Dobbiamo essere bravi a giocare le due competizioni, per questo ti serve una rosa”. Questa la sua risposta a chi gli chiede se la sua squadra è pronta per dire la sua anche in Champions League, oltre che continuare ad essere competitiva al massimo in campionato.
Poi un’impressione sul gruppo squadra e sulle caratteristiche principali dei suoi ragazzi: “I miei giocatori hanno spirito collettivo e sono bravi sul gioco di prima. Stiamo coltivando queste caratteristiche”. Ciò che è davvero sicuro è il destino della fascia da capitano: “Di Lorenzo è un uomo di grande qualità perché pensa agli altri. Non ho avuto nessun dubbio sul fatto che il mio capitano sarebbe stato Giovanni di Lorenzo, perché poteva essere solo lui”.