Prosegue senza sosta il braccio di ferro tra la FIGC e il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis.
Il Napoli non cenna a mostrare nessun tipo di distensione nel dialogo con la Federazione Italiana Giuoco Calcio in merito al caso legato a mister Luciano Spalletti. Dopo le dimissioni di Mancini, la Federazione ha puntato sull’ex allenatore del Napoli come prossimo commissario tecnico della nazionale azzurra.
Caso Spalletti, Tancredi Palmieri avvisa De Laurentiis
Per far sì che Spalletti si sieda sulla panchina dell’Italia, la FIGC dovrebbe pagare alla società di Aurelio De Laurentiis una clausola che si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Una cifra che la Federazione non ha intenzione di sborsare. L’attuale stagione potrebbe essere un terreno fertile per un vero e proprio duello scudetto tra Napoli e Juventus, e in questo contesto, le recenti dichiarazioni del giornalista Tancredi Palmeri gettano ulteriore luce sulla tattica adottata da Aurelio De Laurentiis.
La vicenda della penale di Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli ancora sotto contratto con la società azzurra, sembra essere al centro di uno scontro tra FIGC e Aurelio De Laurentiis. Palmeri, tramite un tweet, ha sottolineato che una possibile sfida aperta con la Federazione Italiana Giuoco Calcio potrebbe non giovare ad De Laurentiis: “La dico da osservatore neutrale e smaliziato, e malizioso: in una stagione in cui il duello scudetto Napoli/Juventus potrebbe riproporsi sul serio e livellato, non come l’anno scorso, non so quanto a De Laurentiis convenga prendersi di punta con i vertici federali”.
Il cuore della questione è se sia opportuno per il Napoli entrare in conflitto con le alte sfere della FIGC in un momento in cui il duello per lo scudetto tra Napoli e Juventus potrebbe riproporsi in maniera avvincente e equilibrata nell’ormai imminente stagione di Serie A. La scelta di mantenere la penale su Spalletti, potrebbe essere interpretata come un segnale di sfida nei confronti della FIGC.
Tuttavia, come sottolinea Palmeri, questa mossa potrebbe portare ad una distrazione dall’obiettivo principale, mettendo a rischio la prossima corsa scudetto del Napoli. La strategia di De Laurentiis sembra porsi tra due fuochi: da una parte, preservare la propria autonomia decisionale e far rispettare le proprie posizioni; dall’altra, evitare di creare tensioni che potrebbero sottrarre attenzione e impegno dalle questioni che riguardano il campo.