Breve ricostruzione di quanto successo allo stadio Benito Stirpe, dove ancora una volta i cori contro la città di Napoli l’hanno fatta da padrone.
Torna in campo il campionato ed appaiono nuovamente ricostruzioni del genere suoi vari giornali di cronaca. La festa per il ritorno della Serie A e del conseguente primo impiego nel neo-campionato per i Campioni d’Italia è stata infatti rovinata da quanto successo sulle tribune del Benito Stirpe. A farne le spese, ancora una volta, Napoli città oltre che squadra, al centro degli ennesimi cori discriminatori ad opera di una tifoseria avversaria.
Nulla a che vedere con lo spettacolo offerto in campo da Frosinone e Napoli quanto accaduto sugli spalti del Benito Stirpe durante l’incontro andato in scena sabato 19 agosto. Come raccontato dalla nostra redazione, presente all’impianto, sono infatti stati pronunciati dalla curva dei tifosi locali numerosi cori discriminatori verso i partenopei.
Dal classico “odio Napoli” all’ormai (purtroppo) consueto “lavali col fuoco“, intonati da una parte dei supporter del Frosinone nel corso del secondo tempo. Eventi incresciosi e divenuti spaventosamente abitudinari, per la quale il gioco non sarebbe stato interrotto dall’arbitro Marcenaro contrariamente a quanto annunciato qualche giorno fa dal designatore Rocchi. Quest’ultimo riferì infatti che ogni gara sarebbe andata sospesa in caso di cori discriminatori da parte del pubblico.
Ciò non è invece accaduto durante Frosinone-Napoli, destando non poche perplessità nei tifosi partenopei. Non è inoltre ancora noto se tale condotta da parte del tifo organizzato gialloblù verrà punita con sanzioni a partire dai prossimi giorni. Ciò che è certo è che, nonostante numerose novità e promesse, la discriminazione negli stadi nei confronti di Napoli è ancora un argomento d’attualità.
Articolo modificato 20 Ago 2023 - 15:11