Non si placa il botta e risposta tra Gravina e De Laurentiis sulla clausola presente sul contratto con il Napoli del neo CT Luciano Spalletti
Dopo giorni di discussioni, nelle quali l’argomento principale era il pagamento della clausola di tre milioni di euro circa, sottoscritta dal Napoli e Luciano Spalletti nel momento in cui il tecnico di Certaldo ha deciso di lasciare il club e prendersi un anno sabbatico, alla fine la FIGC non ha badato alle richieste del presidente De Laurentiis e ha ufficializzato Spalletti come nuovo CT.
Poi il presidente De Laurentiis ha duramente criticato la Federazione attraverso una lunga lettera sul sito ufficiale del Napoli, imputando a Gravina una difficoltà nel tenere i rapporti con i suoi collaboratori, inducendoli alle dimissioni. Inoltre, a detta del presidente, risulta al quanto incoerente il fatto che, offrendo tre milioni di euro annui all’allenatore campione d’Italia in carica, ci si fermi dinanzi ad un milione di euro all’anno per tre anni, da pagare al Napoli, per liberare Spalletti dal vincolo contrattuale.
Oggi, attraverso un’intervista concessa all’edizione odierna del Corriere della Sera, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha risposto alle accuse di De Laurentiis e ha spiegato il motivo per cui la scelta finale è ricaduta proprio su mister Luciano Spalletti.
Le dichiarazioni di Gravina sul caso Spalletti
Innanzitutto Gravina ha spiegato al quotidiano la scelta di affidare a Spalletti la Nazionale maggiore: “Perché ha vinto lo scudetto facendo emozionare Napoli e tutti quelli che amano il calcio, è una guida forte e sicura, ha esperienza e un gioco brillante. Ma soprattutto perché, già alla prima telefonata, ha mostrato un entusiasmo contagioso”, la sua risposta.
Poi, ha risposto alle domande sulla vicenda legata alla clausola. “All’inizio neppure sapevo dell’esistenza di questo documento, l’ho scoperto dai giornali. I nostri avvocati mi hanno rassicurato: potevamo parlare con lui, il resto è una questione tra Luciano e il Napoli”, ha spiegato Gravina.
Infine, il commento sul comportamento di De Laurentiis: “Con Aurelio ci siamo sentiti. Ma non mi aspettavo niente di diverso da quanto è successo. Altre cose, invece, non mi aspettavo. – spiega il presidente della FIGC – Tanto odio e ipocrisia da parte di alcuni detrattori, ma fa parte del gioco. Ho letto anche nomi di allenatori che non rientravano nei piani. Ho chiamato subito Spalletti, l’altro candidato era Conte che non può essere considerato una seconda scelta”.
Gravina non dimentica il commento di De Laurentiis sul contratto di Mancini: “Non mi aspettavo che parlasse di un contratto che non conosce. Mi è sembrata una invasione di campo. Certe dichiarazioni mi sono sembrate inopportune come quando ha detto che se volevamo Spalletti avremmo dovuto pagare… – ha poi continuato – La situazione è stata chiara sin dall’inizio. Luciano stesso mi ha subito detto che la clausola è un problema tra lui e il Napoli. E la Figc non ha mai pensato di subentrare” – ha così concluso l’intervista.