Enrico Fedele, dirigente e opinionista televisivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione Forza Napoli Sempre, in onda su Radio Marte su Kvaratskhelia e la gestione da parte di Rudi Garcia del georgiano.
Il Napoli ha vinto e convinto nella prima stagionale al Diego Armando Maradona. Lo stadio di Fuorigrotta ha avuto modo di poter riabbracciare i Campioni d’Italia, dopo la grande festa prolungata dello scorso anno per il terzo Tricolore della storia del club. E l’entusiasmo dei tifosi ha portato nuovamente bene, visto e considerato il risultato e il gioco espresso dagli uomini di Rudi Garcia. Il tecnico francese, nel corso della conferenza stampa in seguito al triplice fischio finale del direttore di gara, ha avvisato i naviganti, tenendo presente che c’è ancora da lavorare soprattutto in fase di finalizzazione.
A questo proposito, sarà cruciale sicuramente il ritorno di Khvicha Kvaratskhelia, ieri subentrato nella seconda frazione di gioco, ha inciso subito in positivo con il suo assist flash per il capitano Giovanni Di Lorenzo, che ha insaccato in rete il pallone del raddoppio. Il georgiano è reduce dai problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo in occasione della prima sfida di campionato contro il Frosinone. Tuttavia, c’è chi crede che questa gestione oculata da parte di Rudi Garcia sia in parte dettata da Giacomo Raspadori. A parlarne è il dirigente e opinionista televisivo, Enrico Fedele: scopriamo insieme quello che è il suo punto di vista.
“Nodo Raspadori per Garcia”: la teoria di Fedele
In particolare, Enrico Fedele ha parlato della gestione di Rudi Garcia di due calciatori importanti come Khvicha Kvaratskhelia e Giacomo Raspadori.
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“Per me quello che ha detto Garcia su Kvara sono balle“, ha dichiarato Fedele, facendo riferimento alla volontà del tecnico di gestire le forze e la preparazione di Kvaratskhelia, che ha saltato parte della preparazione per alcuni problemi fisici. Poi, ha aggiunto: “Il numero 77 non gioca perché, secondo me, c’è il nodo Raspadori”.
Fedele, inoltre, è tornato a parlare del tormentone estivo che ha visto protagonista la società Campione d’Italia e Gabri Veiga, che ha respinto l’offerta del Napoli per accettare il progetto (a suon di milioni) dell’Al Ahli: “A questo punto, la fortuna del Napoli è stato il mancato ingaggio di Veiga”, ha spiegato Fedele, “perché è rimasto in azzurro un Zelinski che danza praticamente sul pallone”. Effettivamente, il polacco è stato tra i migliori in queste prime uscite, facendo in qualche modo dimenticare la delusione per il mancato arrivo di Veiga in azzurro.