Luciano Spalletti è da sempre un tecnico molto “umano”, in grado di creare rapporti empatici con i propri giocatori.
Luciano Spalletti ha da poco iniziato il proprio corso sulla panchina della Nazionale italiana di calcio, nonostante le polemiche relative al proprio contratto con il Napoli. Il tecnico campione d’Italia aveva intenzione di fermarsi, ma, come dichiarato in prima persona, la chiamata della nazionale ha rappresentato un qualcosa di irrinunciabile.
Da meno di 2 mesi la sua avventura è iniziata, un cammino che in breve tempo l’ha portato all’esordio di domani, quando sfiderà la Macedonia del Nord dell’ex pupillo Elmas, in un match valido per le qualificazioni ad Euro 2024.
Il neo commissario tecnico, come di consueto, ha trovato il modo di far breccia nei propri ragazzi, almeno stando alle dichiarazioni del giornalista Sky, Massimo Marianella. La voce dell’emittente satellitare, grande esperto di Premier League, ha rilasciato queste parole nel corso del tg di Sky Sport 24:
Attraverso mie fonti fiorentine, sono venuto a sapere che Spalletti ha concesso un pomeriggio di riposo alla squadra: i calciatori si sono riuniti in vari gruppetti, scegliendo mete diverse per cenare in città.
Fin qui nulla di nuovo, se non fosse per la sorpresa di cui si è reso protagonista il CT:
Attraverso la collaborazione del team manager, Spalletti si è informato sui vari locali prescelti dai suoi ragazzi, riuscendo a pagare il conto per loro. Un gesto che ha sorpreso tutti i convocati e che ha fatto sentire la vicinanza del tecnico alla squadra.
Un gesto neanche troppo inconsueto per un allenatore che ha più volte saputo entrare in profondo “contatto” con i propri giocatori.
Evidente il suo lavoro a Napoli, dove attraverso i risultati (sotto gli occhi di tutti) e le dichiarazioni dei propri ex calciatori, Spalletti ha dimostrato tutta la propria umanità. Emblematica ad esempio l’intervista dello scorso novembre rilasciata da un sui pretoriano, Juan Jesus, che ai canali ufficiali del club si era così espresso:
Spalletti mi ha voluto alla Roma ai tempi dell’Inter, poi mi ha permesso di arrivare al Napoli, così, senza un perché, nonostante i due anni in cui avevo giocato pochissimo.
Ho risposto in modo efficace, l’anno scorso ho giocato una delle mie migliori stagioni, ma in ogni caso, sarò sempre grato al mister: mi ha dato un’opportunità quando nessuno credeva in me, l’opportunità che stavo aspettando e che nessuno mi voleva dare.
Parole che non lasciavano spazio a dubbi e che oggi suonano tanto di conferma delle doti extracalcistiche di un grande uomo, oltre che grande allenatore.
Articolo modificato 8 Set 2023 - 23:42