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Episodio dubbio in area del Genoa: perché non è rigore

Genoa-Napoli è stato un match con diversi episodi dubbi. Uno di questi è avvenuto in area del Genoa con un potenziale rigore per il Napoli.

Un’altra prestazione incolore da parte del Napoli. Gli azzurri, solo grazie ad un moto d’orgoglio, sono riusciti a strappare un pareggio che vale oro per come si era messa la partita. Gli azzurri sono andati sotto 2-0, meritatamente, per quanto fatto vedere nei primi 70′ di gioco. Negli ultimi 20′ il Napoli ha recuperato grazie alle reti di Raspadori e Politano.

Sul risultato di 1-2 il Napoli ha avuto l’opportunità di pareggiare su calcio di rigore, che però non è stato concesso. Dopo una sgaloppata sulla fascia mancina di Kvara, il georgiano ha servito Olivera che ha subito messo il pallone in area. Mattia Bani ha toccato il pallone con il braccio. Michael Fabbri, però, non ha fischiato calcio di rigore.

Rigore negato al Napoli: spiegato il motivo

Una decisione, quella di Fabbri che ha suscitato grandi polemiche dalla panchina azzurra. Nel corso del match è arrivato un check del Var di Lissone, ma la decisione non è cambiata.

Rigore negato al Napoli, svelato il motivo (Dazn) – SpazioNapoli.it

Nel corso del match, Luca Marelli, ex arbitro, ha spiegato ai microfoni di Dazn il motivo di tale decisione. Secondo l’esperto, la scelta arbitrale è dipesa dal fatto che nonostante il braccio aumenti il volume del corpo, il pallone ha prima toccato il petto del giocatore rossoblù.

Secondo Marelli, dunque, è stato questo il motivo che ha spinto il Var a non richiamare al monitor l’arbitro Fabbri.

Fallo di mano? La risposta di Bani non lascia dubbi

Nel post partita, negli studi di Dazn l’episodio del dubbio fallo di mano è tornato a far discutere gli opinionisti presenti. A fare chiarezza, però, ci ha pensato lo stesso Mattia Bani che è intervenuto ai microfoni di Dazn.

Incalzato sul fallo di mano, il difensore del Genoa ha spiegato di essere rimasto piuttosto tranquillo durante le proteste dei calciatori azzurri. Bani, infatti, ha affermato di essere sicuro di non aver toccato assolutamente il pallone con il braccio.

In studio, poi, gli hanno chiesto se avesse mantenuto la calma anche durante il check dell’arbitro Fabbri con la sala Var di Lissone.

Di seguito le sue parole:

“Con il Var non sai mai cosa può succedere, ma sì ero piuttosto sereno. Il pallone mi ha colpito tra petto e spalla e assolutamente non sul braccio. Non avrebbero mai potuto fischiare calcio di rigore contro di noi”.

Articolo modificato 17 Set 2023 - 00:11

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Scritto da
Pasquale Paolo Cirillo