Un Napoli irriconoscibile pareggia in trasferta a Marassi, contro il Genoa: ora serve una scossa dall’allenatore Rudi Garcia.
Dopo la sconfitta contro la Lazio ci si aspettava una prestazione diversa, ci si aspettava un segnale dalla squadra campione d’Italia. Invece il Napoli è uscito da Marassi con un pareggio, rimediato negli ultimi minuti di partita, che non lascia presagire nulla di buono.
Mal messi in campo, disorganizzati e passivi. Questa è l’impressione che ha dato il Napoli, quella di una squadra che non sa quello che fa, specialmente in alcune zone del campo. E in molte di queste circostanze, inevitabilmente, la responsabilità non può che essere attribuita all’allenatore.
Il cinismo e la capacità di creare occasioni da gol del Napoli di Spalletti sembrano svaniti nel nulla. Le occasioni da rete create sono pochissime, la manovra è più lenta che mai, con Lobotka sempre meno al centro del gioco. Dall’esordio a Frosinone pare ci sia stata una progressiva involuzione.
In aggiunta poi c’è il problema della difesa. L’assenza di Kim si fa sentire, sembrava fosse arrivato (finalmente) il momento di Natan, ma alla fine anche stavolta i tifosi azzurri non hanno potuto vederlo all’opera. Nonostante un buon Ostigard, tutto il reparto difensivo è parso disgregato, sembra quasi esserci mancanza di comunicazione.
Uniche note positive della serata l’impatto sulla partita di Cajuste, Politano e Raspadori, oltre all’immancabile supporto dei tifosi del Napoli presenti a Marassi, che hanno completato con i supporters del Genoa una cornice da sogno.
Ora Garcia avrà il difficile compito di riordinare le cose e dovrà farlo al più presto. Mercoledì il Napoli esordirà in Champions League contro il Braga: vista la presenza del Real nel girone, sarà importantissimo non fallire il primo match contro i portoghesi. Servono, dunque, segnali incoraggianti quanto prima: che si riparta, almeno si spera, da quanto visto nel finale di Marassi.
Articolo modificato 17 Set 2023 - 22:05