Il Napoli vince ma non convince il Portogallo, successo importante per i partenopei, importante ma più che sofferto.
Il Napoli di Rudi Garcia inizia con una vittoria: il Napoli sbanca Braga per 1-2, in una gara complicata per utilizzare un eufemismo.
Gli azzurri partono bene, collezionano 4 palle goal nitide prima del vantaggio, solamente un Osimhen stranamente sprecone impedisce ai campioni d’Italia in carica di chiudere sul 2-0.
Nonostante le premesse, la ripresa racconta tutt’altro, come accaduto con la Lazio. Un Napoli stanco, sulle gambe e particolarmente impaurito. Qualche occasione in ripartenza per chiudere la gara i partenopei l’hanno avuta, quella di Zielinski su tutte, ma complessivamente, per atteggiamento e produzione i portoghesi trovano un pari più che meritato.
Da salvare la reazione, perchè proprio quando tutto sembrava perso, il Napoli si rigetta in avanti e anche con un pò di fortuna, trova l’autogoal che decreta l’1-2 finale.
Il tecnico francese si è dichiarato soddisfatto al termine della gara, sottolineando ancora una volta però le tante occasioni fallite, aspetto su cui il suo gruppo deve nettamente migliorare. A lasciare perplessi addetti ai lavori e tifosi, è stata però ancora una volta la conduzione di gara, non riducibile per onestà intellettuale unicamente alla mancanza di freddezza sotto porta.
Di questo avviso, La Gazzetta dello Sport, che questa mane ha sottolineato due dei punti cruciali che almeno attualmente rappresentano il limite principale del Napoli: gestione Lobotka e fase difensiva.
La rosea si chiede come sia possibile aver limitato i compiti dello slovacco, assoluto faro della mediana azzurra:
“Non si capisce perché cambiare la regia di Lobotka, trasformandolo da Pirlo in un geometra di centrocampo. Ci perde lui, ma l’altro danneggiato dalla mossa è Anguissa, irriconoscibile rispetto al tuttocampista di Spalletti”.
Parole che suonano come sentenza, a cui purtroppo non può seguire una riflessione. Attualmente il camerunense sembra il lontano parente di se stesso, anche nella vittoriosa serata di ieri ha commesso errori macrospici, come quando nella prima frazione ha rischiato di lanciare in porta l’attacante avversario con un improbabile dribbling dinanzi a Meret.
Il quotidiano, ha poi proseguito:
“E la difesa, be’, non si pensava davvero che perdendo Kim sarebbe finita spesso in balia degli avversari. Nessuno anticipa, nessuno aggredisce. Anche il Braga va al tiro una decina di volte”.
Perchè probabilmente è vero, la sostituzione tardiva di Kim rappresenta uno sbaglio societario, ma il buon Juan Jesus, che nelle ultime stagioni quando chiamato in causa aveva sbagliato pochissimo, ad oggi è in piena difficoltà.
Insomma, ci si aspettava una vittoria scacciacrisi e alla fine i 3 punti sono arrivati, attualmente, però, è l’unica notizia positiva.
Articolo modificato 21 Set 2023 - 08:52