Le parole di mister Andrea Tedesco, allenatore del Napoli Primavera, dopo la sconfitta per 0-2 in Cosenza in campionato.
L’allenatore del Napoli Primavera, mister Andrea Tedesco, ha commentato, al termine del match, la sconfitta per 0-2 contro il Cosenza nella seconda giornata di Campionato Primavera 2. Queste le sue parole al termine della sfida.
L’intervista a mister Andrea Tedesco dopo Napoli-Cosenza Primavera
Mister quanto ha influito aver giocato tre partite in una settimana? Quanto invece siete un po’ caduti nella trappola del Cosenza che vi ha fatto un po’ rallentare il giro palla?
No, non credo che giocare ogni tre giorni ci debba preoccupare o comunque posso influire sulle prestazioni anche perché abbiamo cambiato degli elementi e i ragazzi sono stati preparati dall’inizio della stagione per affrontare questi impegni. Tra l’altro deve essere solo un piacere ed un onore poter giocare determinate competizioni e giocare ogni tre giorni ci dà la possibilità di ruotare e quindi tutti si possono sentire coinvolti. Quindi non credo sia stato questo. Il Cosenza ha fatto la propria partita, siamo stati poco furbi noi, poco concentrati negli episodi nei quali l’avversario ha tratto vantaggio e quindi vuol dire che ci lavoreremo di più.
Mister, nella ripresa, poi con i cambi, sopratutto con Vilardi, siete riusciti un po’ più a sfondare la difesa arcigna del Cosenza, cosa invece, si poteva fare un po’ di più e cosa non gli è piaciuto?
È mancata un po’ di lucidità nel primo tempo, un po’ di cattiveria agonistica e un po’ di reazione sulle situazioni di contrasto, nell’andare a prendere l’avversario anche perché siamo stati per la maggioranza nella loro metà campo e possiamo dire anche negli ultimi 40 metri loro. Il fatto che l’avversario si sia schierato tutto quanto sotto linea palla può rallentare da alcuni punti di vista, invece, deve dare man forte, deve dare confidenza che stai mettendo sotto una squadra che comunque ha il suo obiettivo stagionale, una buona squadra. Invece di sfruttare queste situazioni, ci siamo fatti prendere in quelle due occasioni di palla inattiva.
Mister, soprattutto quando le squadre si dividono il territorio, come si supera quella linea difensive che loro creano?
Ci sono vari metodi, tu un ostacolo lo puoi saltare, lo puoi aggirare. L’importante è essere lucidi, fare le cose che si preparano. Il risultato è vero che è fortemente negativo però ci da modo per parlarne con i ragazzi. I nostri obiettivi non si fermano in una settimana, o in quella prima o in quella successiva con una gara ma bisogna lavorare di più, lavorare meglio perché se molti, come dici tu, verranno ad affrontarci in questo modo, bisogna trovare delle soluzioni ed essere lucidi per attuarle.
Quelli che sono subentrati, hanno fatto tutti, più o meno, una buona gara, è un messaggio importante anche perché mercoledì giocate di nuovo, in Coppa Italia contro il Benevento
Certo, il motivo per cui noi cerchiamo di avere un forte coinvolgimento verso la maggior parte dei giocatori, e quindi ci aspettiamo che chi subentra o chi comincia una partita sebbene non abbia cominciato quella precedente, dia il suo contributo, per costruire un mattoncino che poi deve essere utile alla costruzione del nostro obiettivo quindi non c’è da sorprendersi se entrano bene i ragazzi e, anzi, questo deve essere un obbligo da parte di tutti perché solo così puoi creare dei dubbi all’allenatore, puoi andare a ritagliarti dello spazio che sia maggiore rispetto a quello che, magari, in quel momento ricevi.
Mister, gli episodi, sono girati un po’ tutti male, compreso il rigore, a cosa hai pensato in quel momento e se ci puoi spiegare l’ammonizione che ha ricevuto
Quando non abbiamo fatto gol sul rigore ho pensato che mancavano ancora una decina di minuti e potevamo ancora raggiungere l’obbiettivo, quantomeno minimo del pareggio. Sull’ ammonizione ho cercato semplicemente di velocizzare le operazioni perché la nuova regola impone che se l’arbitro fischia e i giocatori della squadra che ha appena segnato la marcatura, stanno festeggiando e si trovano tutti nella loro metà campo, chi, invece, deve battere il calcio d’inizio può andare in avanti e giocare. Quindi volevo semplicemente velocizzare, abbiamo richiamato l’arbitro per fare attenzione a questo episodio. Mi ha ammonito perché probabilmente sono stato molto elettrico e focoso ma il momento richiedeva quel tipo di attitudine. C’è stato un chiarimento totale, massimo rispetto verso loro, verso tutti. Non c’è alcun ombra di dubbio che la maleducazione, l’arroganza possano subentrare in quei momenti. Noi rispettiamo sempre tutti e il lavoro di tutti e pretendiamo che si faccia lo stesso verso di noi.
Mister, un’ultima sui tifosi che hanno sostenuto, sono venuti qui, anche una delegazione del tifo organizzato, un messaggio per loro dopo questa partita
Ve l’avrei detto io se non mi avessi fatto la domanda. Li abbiamo sentiti, siamo contentissimi. La partita scorsa anche erano in tanti, questo non ci fa che piacere, fra l’altro, inorgoglisce i ragazzi in campo che si rendono conto che c’è una responsabilità da portare avanti che non è solo quella condivisibile con le famiglie o con la fidanzata o con i pochi amici che vengono a vedere la partita ma che ci sono tante altre persone che fanno parte del nostro contesto e che vanno rispettate e che vanno supportate così come ci supportano loro a noi, attraverso le prestazioni e i risultati.
Il Napoli Primavera avrà comunque la possibilità di rifarsi immediatamente, visto che mercoledì 27 settembre si ritorna subito in campo per il primo turno di Coppa Italia Primavera, contro il Benevento.