Napoli in ripresa dopo la vittoria in casa contro l’Udinese, iniezione di fiducia per Garcia, però le parole del dirigente sono allarmanti
Il Diego Armando Maradona torna a gioire. Match vinto 4-1 grazie alle reti di Zielinski su rigore, Osimhen, Kvaratskhelia e Simeone. Un’iniezione di fiducia importante dopo l’inizio complicato di stagione, che spegne, almeno per un po’, le critiche.
Successo importante per recuperare terreno alle altre concorrenti allo scudetto, l’Inter in primis, che nel turno infrasettimanale è caduta in casa contro il Sassuolo (risultato finale del match 1-2). Ora il Napoli ha bisogno solo di continuità per scacciare definitivamente i fantasmi delle prime giornate.
Buone notizie per i tifosi azzurri arrivano inoltre dalle prestazioni di Kvaratskhelia, Anguissa e Mario Rui, tra gli altri. I tre leader della squadra di Spalletti sono tornati a farsi valere sul campo, dopo alcune partite di buio, chi per decisioni dell’allenatore e chi per una condizione fisica non al top.
Per il resto c’è da sottolineare l’apporto dei subentrati. Oltre alla certezza Simeone, che quando entra è quasi sempre pericoloso, è entrato molto bene in campo anche il neo acquisto Lindstrom. Il danese si è reso protagonista di alcune notevoli accelerate sulla fascia, che hanno messo in difficoltà la difesa dell’Udinese.
La reazione di Garcia dopo l’Udinese: il dirigente lancia l’allarme
Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione di Radio Goal Gianni Romano, ex dirigente della FIGC in Campania ed ex giocatore del Napoli dal 1968 al 1973 e nella stagione 1979-80 e ora attuale direttore dell’area tecnica della Sambenedettese, ha evidenziato un comportamento curioso dell’allenatore francese, avvenuto alla fine della partita contro l’Udinese.
“Ieri nel post gara ho visto un Garcia col viso un po’ imbronciato, come se non fosse riuscito ad imprimere nulla all’interno di questo gruppo” – sentenzia Gianni Romano.
L’ex dirigente campano, qualche settimana fa, aveva proposto Semplici come allenatore se fosse saltato Garcia. In diretta ha spiegato le motivazioni che si celano dietro al nome dell’ex allenatore del Cagliari: “Ho fatto il nome di Semplici per il Napoli perché lo ritengo un bravissimo allenatore e lo seguivo ai tempi della Primavera della Fiorentina e fa giocare bene le sue squadre. Faceva né più né meno ciò che faceva fare Spalletti. Ieri ho visto il Napoli di Spalletti, in tutto e per tutto“.
Infine, un commento sulla ritrovata catena di sinistra Mario Rui-Kvaratskhelia e un paragone che fa venire gli occhi lucido ai tifosi azzurri: “Mi sembrava di rivedere la catena Ghoulam-Insigne. Anche Zielinski sta facendo qualcosa d’impressionante, s’è vestito da leader ed ha trascinato la squadra”.