Il caso Osimhen ha scatenato un polverone, scatenando la reazione di diversi addetti ai lavori. In giornata è arrivato il pensiero di un dirigente.
Negli ultimi giorni in casa Napoli non si è fatto altro che parlare del caso riguardante Victor Osimhen. Difatti un TikTok pubblicato sul canale social del Napoli ha scatenato l’indignazione dell’agente dell’attaccante nigeriano Roberto Calenda.
La vicenda è poi stata chiusa dal Napoli con un comunicato ufficiale rilasciato nella giornata di ieri. Nonostante ciò si parla ancora di questo caso, su cui si è espresso un dirigente sportivo.
Lo Monaco si esprime sul caso Osimhen
Il dirigente sportivo negli ultimi giorni è spesso presente in diverse trasmissioni che parlano del Napoli. Dopo lo scontro di qualche giorno fa con Carlo Alvino mentre si discuteva dell’operato di Aurelio De Laurentiis a Napoli, oggi si è parlato del caso Osimhen.
Pietro Lo Monaco è stato invitato nel corso della trasmissione Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Il dirigente si è espresso in maniera netta sul caso riguardante Osimhen: “Il video su Osimhen? Il calcio non c’entra nulla con TikTok, con certe pagliacciate. Il calcio è una cosa serie che muove miliardi, perché andare a fare ironia? Tra l’altro ironia di cosa? Quello è stato un filmato da superficiali, bisognava riflettere sul momento un po’ particolare di Osimhen e della squadra, che peraltro aveva pure perso due punti per il rigore sbagliato proprio dal nigeriano. E’ stato inopportuno, e cio ha sollevato un polverone enorme. Il procuratore è stato un grande opportunista, quando c’è il dio denaro non si capisce più nulla”.
Continuando il suo intervento, Lo Monaco ha affermato come: “La vittoria con l’Udinese, il ritorno al gol di Osimhen, la bella prova di squadra e il chiarimento del Napoli mi sembra abbiano rimesso le cose a posto”. Stavolta dunque c’è stato un pensiero riflessivo da parte del dirigente, che ha spiegato come queste dinamiche non fanno altro che danneggiare l’ambiente. Inoltre le conseguenze di quel video sarebbero potute diventare sanguinose per il Napoli, che avrebbe rischiato di perdere l’attaccante nigeriano già nei prossimi mesi qualora non ci fosse stato un chiarimento.