La vigilia di Napoli-Real si arricchisce di nuovi scenari. In particolare, svelati i retroscena di una delle estati più tese vissute dagli azzurri e da Carlo Ancelotti.
Manca sempre meno al calco d’inizio di Napoli-Real Madrid, match valido per il secondo turno del girone C di Champions League e che delimita senz’altro uno dei primi big match di questa edizione del torneo. Entrambe le squadre sono infatti in un periodo di simile, tra riprese in campionato dopo brutte batoste e tra partite europee vincenti ma poco convincenti. Un Maradona sold-out si prepara dunque a ruggire per la prima volta in stagione in Champions e soprattutto per spingere gli azzurri in un’impresa che potrebbe diventare storica.
Vincere con i blancos non è infatti una passeggiata, ma è assolutamente nelle corde di un Napoli che più volte è riuscito ad imporsi su big di alto rango europeo tra le proprie mura di casa. In più, il pubblico sarà senz’altro spinto nel proprio tifo dalla presenza di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid. Tra il tecnico ed i supporter azzurri scorre infatti tutt’altro che buon sangue, alla luce di quanto accaduto nel 2018 e nel 2019. Proprio in merito a quelle annate travagliate, nonché a quella travagliata estate, giungono nuovi retroscena.
Napoli-Ancelotti, le conferme sul retroscena spiazzano i tifosi
Che Ancelotti fosse stato ingaggiato da Aurelio Del Laurentiis per centrare il trionfo in campionato, l’anno prima mancato da Sarri nonostante i 91 punti, non è un segreto. Non è neanche un segreto che l’allenatore avesse in mente più di qualche colpo per poter migliorare la rosa, ma è invece abbastanza segreta la situazione che si sviluppò all’interno dello spogliatoio azzurro nel 2019. L’edizione odierna del Corriere dello Sport rimanda infatti a tali eventi passati, spiegando il motivo dietro al nulla di fatto per alcune trattative in orbita Napoli.
A quei tempi infatti, la lista di obiettivi degli azzurri pullulava di top in grado di poter trascinare i partenopei in alto nelle gerarchie. In particolare, i nomi principali erano quelli di Theo Hernandez (all’epoca scartato dal Real Madrid), Valverde, Ilicic ed Ibrahimovic. Tutti nomi sulla quale il Napoli volle puntare concretamente, venendo fermato però da fattori esterni. Il tutto sarebbe stato infatti possibile solo grazie a tre cessioni significative come quelle di Allan, Insigne e Mertens, che mai avvennero in quelle circostanze. Il brasiliano fu infatti trattenuto nonostante la trattativa con il PSG fosse innstato avanzato, con l’italiano che fece leva sul proprio contratto per non essere ceduto ed il belga che spinse per il proprio rinnovo.
A questo si aggiunsero dunque le partenze di Hamsik nel gennaio del 2019 e quelle di Albiol e Diawara nell’estate successiva, che portò il Napoli a virare su altri profili per coprire i ruoli scoperti, aumentando quindi le tensioni tra società, calciatori ed allenatori. Il tutto, come ben ricorderanno i tifosi azzurri, sfociò in seguito all’ammutinamento di novembre 2019.