In occasione della conferenza stampa pre partita Napoli – Real Madrid, Federico Valverde ha accompagnato, per i Blancos, il tecnico Carlo Ancelotti.
Domani, 2 ottobre, la sfida tra Napoli e Real Madrid di Champions League. Per i Blancos, dallo stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, hanno parlato nella conferenza stampa il tecnico Carlo Ancelotti ex Napoli e Federico Valverde, centrocampista uruguayano.
La sfida al Napoli di domani, è già sapore di primato in classifica per il girone C della Champions. Con Real e azzurri che daranno vita ad una grande sfida.
Per Valverde il centrocampo del Real è il migliore al mondo
Hai raggiunto le 100 vittorie in Liga come affronti la partita di domani?
Dobbiamo tenerci costanti in questo percorso di vittorie soprattutto in Champions che è la competizione più importante, abbiamo voglia di giocare e di vincere.
Sei passato attraverso diverse fasi, se puoi darci un commento su questo processo anche dal punto di vista personale.
Sì, per quanto riguarda il punto di vista personale e familiare, non vorrei parlarne, non vorrei riviverlo, è stato un brutto momento soprattutto per mia moglie, ora dobbiamo affrontarlo in modo più positivo possibile. Ho cercato di pensare al calcio al Mondiale, e al Real Madrid. L’anno scorso abbiamo chiuso in bellezza vincendo la Coppa, questo ti fa crescere e ora dobbiamo cercare di andare avanti e avere fiducia nel futuro.
All’interno dello spogliatoio, tu che conosci meglio Modric, sono due partite che non gioca, come sta vivendo questo momento?
Nello stesso modo di sempre, per noi rimane un punto di riferimento nello spogliatoio, lui non si è mai offeso, e questo dice molto sulla persona che è, lui è uno dei giocatori più competitivi che ci siano, è un vero guerriero, per ciò che fa e ha fatto è la storia del Real Madrid e del calcio in generale, soprattutto per noi giovani che approfittiamo della sua presenza per imparare.
Hai detto che Modric è uno dei giocatori più competitivi con cui tu abbia giocato, quanto è complicato giocare con un centrocampo del genere e come vi state trovando con il nuovo modulo proposto da Ancelotti?
Dal primo giorno che sono arrivato al Real, ho incontrato Kroos, Modric, Isco che erano i migliori centrocampisti in circolazione e ho provato ad imparare tantissimo da loro che sono diversi tra loro. Mi hanno insegnato tuti tantissimo, anche Casemiro. E’ sicuramente difficile giocare con i migliore del mondo ma noi cerchiamo ai giovani di dimostrare che è sempre possibile farlo.
Ancelloti ha parlato che una delle debolezze di questo modulo a rombo sia il fato che i laterali salgono molto e le ali fatcano a rientrare, quanto ti costa adattarti in questo nuovo ruolo?
Io penso stia facendo bene, cerco io di adattarmi, con un allenatore così non puoi fare che ascoltarlo, si cresce sempre dopo ogni partita come anche col Girona che abbiamo cambiato formazione.
Sembra che Bellingham sia arrivato già con il DNA del campione di cui parlavi prima, in che modo è diverso questo giocatore?
Le figure mondiale sicurante lasciano una traccia, è giovane, ma sembra che giochi al Real da anni, ha un ottima forma ed è molto maturo come persona e compagno, sarà un ottimo capitano.
Hai parlato del centrocampo che hai trovato appena arrivato, ora ci sono Tchouameni, Ceballos, tu, Camavinga, Bellingham, è il centrocampo più forte d’Europa e per estensione del mondo?
E’ una domanda piccante questa, ma comunque sicuramente avere questa grande qualità e competizione ci fa fare bene, andiamo tuti nella stessa direzione e non può che farci vincere.
Hai detto che Bellingham potrebbe essere capitano un giorno, tu non vorresti esserlo?
Certo che vorrei, sarebbe un sogno, è la squadra più amata, noi tutti ci specchiamo in Toni, Luka e Dani. Sono stato capitano dell’Uruguay e fieramente l’ho mostrato alla mia famiglia, sarebbe un sogno diventare capitano del Real.