Napoli-Real è alle porte e Khvicha Kvaratskhelia ha intenzione di viverla da protagonista: le sue dichiarazioni
C’è tanta attesa in città per la gara di Champions League, che vedrà affrontarsi Napoli e Real Madrid. Il match andrà in onda questa sera alle 21.00 in un Maradona strapieno. A presentare il match, nell’usuale conferenza stampa pre partita ci hanno pensato Garcia e capitan Di Lorenzo. Tuttavia non sono stati gli unici azzurri ad aver rilasciato dichiarazioni. Anche Kvaratskhelia ha concesso una lunga intervista, ai microfoni del quotidiano spagnolo As.
“Sono cresciuto guardando il Real Madrid in TV e ora è il mio rivale in campo, e anche nel nostro stadio. Impossibile non essere felici di una serata così”, è palpabile l’emozione del georgiano, che però non si tira indietro e lancia la sfida: “Il Napoli è una squadra che rispetta tutti, ma non ha paura di nessuno. Siamo Campioni d’Italia e faremo di tutto per vincere questa partita“.
Questo post in breve
Kvaratskhelia, il ricordo dei festeggiamenti scudetto
L’esterno azzurro ha ricordato la notti magiche di festeggiamenti in città dopo la storica vittoria dello scudetto, di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:
‘Khvicha’, il suo volto appare in ogni angolo di Napoli. Lo sai già, vero?
“Certo… (ride). Sento l’amore di queste persone ogni volta che metto piede fuori casa e non potrei essere più grato. Senza di loro non saremmo arrivati fin qui. Sentirti così avvolto ti dà un’energia diversa. La cosa bella è che non importa in che stadio o città andiamo, un napoletano appare sempre sorridente e pronto a darti amore. Meritano tutti il meglio”.
Ha chiuso la scorsa stagione con 14 gol e 14 assist…
“Ci sono riuscito perché ho trovato un gruppo, uno staff tecnico e un allenatore incredibili. Da solo non avrei ricavato questi numeri. Tutto ha funzionato perfettamente”.
Sarà, per sempre, uno degli eroi del primo scudetto senza Maradona.
“La gente ha festeggiato per mesi, ma mi sono reso conto di quanto fosse bello quello che avevamo ottenuto dopo la vittoria contro la Juve ad aprile. Ritornammo a Napoli e l’autostrada era bloccata dai tifosi, non potevo crederci. Siamo saliti sul tetto dell’autobus e abbiamo festeggiato con loro. Ho indossato un cappello con lo scudetto, lo conservo ancora con affetto”.
Lo scudetto si è giocato in ogni angolo del pianeta. Il nuovo motto del club è “Da Napoli, al mondo”.
“La crescita internazionale è evidente, sentiamo l’importanza di essere azzurri in tutto il mondo. Ci siamo qualificati ai quarti di Champions League e abbiamo la forza per continuare a puntare ad arrivare lontano in Europa. L’anno scorso siamo riusciti a fare ancora di più”.
Come naturale conseguenza della straordinaria stagione, nella quale ha vinto il premio di MVP della Serie A, c’è la nomination alla vittoria del Pallone d’Oro, che ha colto di sorpresa lo stesso Kvara: “Venendo da un paese così piccolo era difficile immaginare tutto questo, mi fa sentire che mettendo l’anima in quello che fai, il tuo sacrificio ha una ricompensa. Sogno di vincerlo, un giorno, come sognano tutti”.
Tanti i gol e le giocate che hanno fatto sognare i tifosi azzurri, ma il georgiano ha le idee chiare su quale sia stato il gol più bello della scorsa stagione: “Quello che ho segnato contro l’Atalanta è stato molto bello. E anche l’ultimo, contro l’Udinese, è stato bello”.
Kvaratskhelia, i suoi idoli giocavano nel Real: “Mi ispiro a loro”
Kvara ha interrotto, grazie ad una ritrovata brillantezza nelle ultime partite, il digiuno di gol che durava da marzo. “Da calciatore sai che non puoi sempre essere all’altezza di ciò che ti viene chiesto. Devi essere consapevole che momenti come questo ti toccano e lavorano per migliorare il tuo gioco. A me le critiche non contano, davvero: a me interessa solo aiutare la squadra, non importa se con un gol o con un assist. Certo, mi è mancata la sensazione che si prova quando si segna un gol”– queste le sensazioni provate dal georgiano in questi mesi senza gol.
Ha detto che tra i suoi idoli c’erano due Blancos, Guti e Cristiano Ronaldo.
“Li osservavo e cercavo di imitare i loro giochi, le loro finte, i loro colpi. Mi hanno ispirato”.
Ha detto che vuole arrivare lontano in Champions League. Il Napoli non si era mai qualificato ai quarti.
“È stato un grande traguardo, ora sogniamo di superarlo, non vogliamo fermarci. Il tempo ci dirà quanto lontano possiamo arrivare in Europa”.
Ha realizzato molto, ma ha solo 22 anni. Che obiettivo hai per il tuo futuro?
“Ho ancora molto da migliorare e voglio vincere tutto ciò che è possibile vincere”.
“Un sogno? Ne ho due: vincere una Champions League e giocare un Europeo o un Mondiale con la Georgia”.