Mattinata di giudizi all’indomani di Napoli-Real Madrid. In particolare, i quotidiani non hanno avuto pietà.
Il giorno dopo una sconfitta è sempre quello più brutto per un tifoso, ma stamane Napoli si sveglia orgogliosa. Gli azzurri sono infatti reduci da una super prestazione contro un altrettanto super Real Madrid, in un match ricco di emozioni e valso ai partenopei l’applauso dei 55 mila del Maradona dopo il triplice fischio. Il tutto, nonostante l’amara sconfitta, a dimostrazione di quanto l’ambiente sia sempre più convinto del Napoli delle ultime due settimane.
All’ombra del Vesuvio, l’armonia sembrerebbe essere ritornata e, nonostante il risultato finale possa suggerire il contrario, tale sconfitta potrebbe ulteriormente donare consapevolezza al team di Rudi Garcia. Ottima infatti la prestazione degli azzurri seppur con qualche errore, a partire dalla splendida retroguardia. Natan ed Ostigard sembrerebbero fatti l’uno per l’altro, con i 3 gol sotto la voce “Real Madrid” assolutamente bugiardi: oltre al gol che porta la loro firma, il norvegese ed il brasiliano chiudono da migliori in campo. Altrettanto ottime, ovviamente, le prove in blancos, con Bellingham su tutti a spiccare e a ricordare all’Europa intera che questo è ormai il suo territorio. In sostanza, il match che avuto un solo protagonista in negativo. I quotidiani, infatti, non hanno avuto pietà.
Erroracci nel finale, i quotidiani bocciano Turpin
Lo spettacolo proposto sul campo del Maradona tra Napoli e Real Madrid ha emozionato e non poco tutti gli appassionati di calcio. Un match dagli alti ritmi e che ha visto salire in cattedra a fasi alterne entrambe le squadre. Chi però non è mai salito in cattedra è stato l’arbitro Clement Turpin, bocciato senza ritegno dai vari quotidiani.
Non un voto complessivamente disastroso, trattasi infatti di un 5, ma gli errori del direttore di gara sono evidenti soprattutto nel secondo tempo. Sotto accusa vi è infatti il calcio d’angolo dalla quale nasce il 2-3 del Real, per fallo non fischiato su Olivera. Sul ribaltamento di fronte, lo stesso Turpin non ha poi concesso un corner agli azzurri dopo un palo colpito dai padroni di casa, anche a causa di una deviazione abbastanza netta della difesa spagnola. Inoltre, anche il non aver sin da subito colto il fallo di mano da rigore ha inciso sulla valutazione negativa del francese, ricorso ad un lungo check al VAR prima di concedere al Napoli il suddetto penalty. Infine, si chiude con la mano troppo leggera adoperata nel caso Kepa, ammonito solo sul finale dopo numerose perdite di tempo scattate già al 60′.