Rivelazione a sorpresa: il dirigente ammette di aver rifiutato il Napoli, il motivo della scelta è sorprendente
Il futuro di Rudi Garcia è in bilico, addirittura “Appeso ad un filo” stando alle dichiarazioni rilasciate dall’espero di calciomercato Gianluca Di Marzio che ha sottolineato quanto la candidatura di Antonio Conte si stia man mano rafforzando.
Un esonero ed annesso ingaggio che stravolgerebbe totalmente i piani di De Laurentiis, che a seguito di una lunga fase di valutazione, quella del famoso “Casting di 40 nomi”, condotto pochi mesi fa, aveva scelto il tecnico francese per il ruolo di condottiero dei campioni d’Italia in carica.
Da un casting ad un altro, il NO al Napoli
Sono state svariati i nodi da sciogliere questa estate, dalla questione allenatore, sino ai rinnovi dei giocatori, in parte ancora totalmente da risolvere, passando per il ruolo di direttore sportivo. Già perché al pari di Spalletti, forte della chiamata della Juventus, nel post scudetto anche il ds Giuntoli ha deciso di tentare una nuova avventura abbracciando la causa bianconera. Un po’ a sorpresa, in pieno stile De Laurentiis, il patron del Napoli qualche mese fa annunciò l’ingaggio di Meluso, ex ds dello Spezia e del Lecce, con cui si era reso protagonista di una serie di promozioni che avevano riportato i giallorossi nel calcio che conta.
In precedenza, come capitato per gli allenatori, il numero 1 degli azzurri aveva però sondato il terreno interfacciandosi con vari direttori. Tra questi potrebbe esserci stato anche Stefano Marchetti, dg del Cittadella.
Questa sera, Marchetti, ospite della “Palermo football conference”, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti la sua scelta di restare al Cittadella, rispondendo sul motivo del suo mancato approdo in top club
“Cosa dovrebbe succede per lasciare il Cittadella? Magari portarla in Serie A! Cittadella per me è una situazione inimitabile, so che può sembrare una frase fatta o banale, ma è così. Siamo un bel gruppo di lavoro, ognuno fa il suo, arrivare in Serie A è un obiettivo ma ci devono essere anche i presupposti. Questa estate non me la sentivo di lasciare qualcosa che magari non avrò creato totalmente io, ma che ho comunque portato a lottare per obiettivi importanti”.
Nello specifico, sull’interesse di Napoli ed Hellas Verona, due club della massima serie che si sono resi protagonisti di sondaggi concreti:
“Qui a Cittadella, seppur rapportandomi con i miei collaboratori, posso determinare. Nel mio staff ci sono quasi tutti miei ex giocatori, diciamolo chiaramente, lavorare fuori con questa metodologia è impossibile. Alter situazioni potevano sembrare appetibili, ma in realtà non lo erano”.