Arrivano ai taccuini della Gazzetta dello Sporti le dichiarazioni circa il percorso a Napoli di Giovanni Simeone da parte della moglie Giulia Coppini.
Il percorso di Giovanni Simeone in quel di Napoli è stato uno dei più idilliaci di sempre. L’arrivo dell’argentino all’ombra del Vesuvio ha infatti a tratti strizzato l’occhio alla trama di un qualsivoglia film hollywoodiano, con l’attaccante giunto in azzurro da nemico dopo i 3 gol costati lo Scudetto nell’ormai storico Fiorentina-Napoli 3:0. Eppure, la rete di San Siro, la firma in Champions contro il Liverpool, il gol al Maradona contro la Roma e tanti altri eventi hanno reso Simeone un nuovo idolo agli occhi dei tifosi napoletani. Tale percorso è stato quindi arricchito di particolari da Giulia Coppini, moglie del calciatore intervenuta ai taccuini della Gazzetta dello Sport.
Simeone raccontato dalla moglie, le parole
In vista dell’infortunio patito da Victor Osimhen, si avvicina sempre di più una maglia da titolare per Giovanni Simeone nell’ottica delle prossime sfide. In particolare, l’argentino potrebbe fungere da punta di diamante per il Napoli già in quel di Verona, sua ex città nonché ex squadra, con Giulia Coppini intervenuta così sul discorso. “Tornare a Verona sarà speciale. Amavamo la città , lo spogliatoio e le famiglie dei compagni di Gio. Fortunatamente abbiamo ritrovato tutto questo anche a Napoli, dove stiamo da dio“, le parole della moglie dell’argentino.
Quest’ultima è poi intervenuta anche su una similitudine che ha scaldato e non poco i cuori dei tifosi partenopei. “Napoli? Sembra davvero di stare in Argentina! La somiglianza tra profumi, luoghi, colori e calore umano è davvero incredibile. Fu la prima cosa che il padre di Giovanni ci disse quando venne a trovarci in città “, le parole della Coppini, in grado di riportare le sensazioni non solo del “Cholito“, ma anche del “Cholo” all’ombra del Vesuvio.
Infine, le dichiarazioni che più hanno più emozionato i supporter azzurri, la stessa Giulia e, molto probabilmente, anche Simeone. “Qui Maradona è una divinità , quindi non si può spiegare l’emozione che abbiamo vissuto quando Gio è diventato il primo argentino a vincere lo Scudetto a Napoli dopo Diego. Sembrava di stare in un film, all’interno di una cavalcata trionfale“, ha concluso una commossa Coppini, etichettando infine il trionfo come il giusto premio ai sacrifici affrontati dal marito nonché dalla squadra e dalla città di Napoli.