Storia da brividi, lo spogliatoio del Napoli rimane attonito. Le sensazioni di nottata da incubo raccontate ai compagni di squadra
La pausa Nazionale, oramai terminata, si può dire sia stata una delle più assurde degli ultimi anni. Dal possibile esonero di Garcia, allo scandalo calcioscomesse con le dichiarazioni di Fabrizio Corona, fino ai tragici eventi di lunedì sera. Stiamo parlando dell’attentato accaduto a Bruxelles, mentre allo Stade Roi-Bauduin si stava giocando la sfida tra Belgio e Svezia, valida per la qualificazione a EURO 2024 in Germania. A causare il tragico evento Abdesalem Lassoued, 45enne tunisino, poi morto nel momento della cattura da parte della polizia.
In Europa torna la paura per il terrorismo di matrice islamica, l’ISIS ha rivendicato l’attentato di Bruxelles. Sono state odici ore di pura paura in città, a Bruxelles, dove l’attentatore, al grido di “Allah Akbar”, ha ucciso due tifosi svedesi nei pressi dello stadio. Infatti, intorno all’impianto vi era allerta massima, sono state rafforzate le misure di sicurezze per salvaguardare le vite degli oltre trentamila tifosi.
Solo dopo diverse ore, dopo che la squadra ospite si è rifiutata di scendere in campo per solidarietà verso le vittime, i tifosi, le squadre e tutte le persone presenti sono state fatte evacuare dall’impianto. Alla fine il match è stato definitivamente abbandonato. Presente allo stadio c’era anche Jens Cajuste, centrocampista del Napoli, che ha vissuto ore terribili con i suoi compagni di Nazionale.
Cajuste racconta l’attentato di Bruxelles: compagni sconvolti
Stando a quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica, Cajuste è parso abbastanza provato dalla brutta esperienza vissuta in Belgio con la Nazionale svedese. Non è di certo piacevole stare per tre ore rinchiuso nello stadio, per poi scappare con la scorta.
Inoltre, in patria, c’è tanto dolore per le due vittime, che, come detto in precedenza erano lì per assistere alla partita di qualificazione a EURO 2024. I compagni però gli hanno subito fatto sentire la loro vicinanza.
Ulteriore dimostrazione che, sin dal momento del suo arrivo, si è integrato molto bene nel gruppo squadra. Ha un bel rapporto con i suoi compagni e loro lo sostengono nei momenti di difficoltà.
Lo spogliatoio l’ha già conquistato, ora sta a lui conquistare il cuore anche dei tifosi del Napoli e di Rudi Garcia, in campo. Per ora non ha ottenuto grande considerazione nelle rotazioni del tecnico francese, ma lo stop di Anguissa può favorirlo e permettergli di accumulare minuti nelle gambe.