Si è ormai giunti alla vigilia dell’attesissimo Napoli-Milan, presentato da Rudi Garcia in conferenza stampa. Le parole del mister.
Si appresta a tenere con il fiato sospeso un’intera città la sfida tra Napoli e Milan, prevista per le ore 20.45 di domenica 29 ottobre. Un incontro che ha ormai assunto un significato speciale all’ombra del Vesuvio, a causa del recente passaggio di testimone in chiave Campioni d’Italia ma soprattutto a causa dei risultati maturati lo scorso anno. Lo 0-4 del Maradona e la successiva uscita dai quarti di Champions League proprio per mano dei rossoneri hanno infatti funto da unica macchia per la splendida stagione azzurra 22/23, con il popolo partenopeo che ora grida vendetta.
Proprio per questo, un vero e proprio conto alla rovescia è ormai partito da giorni in quel di Napoli, dove la sfida contro gli uomini di Stefano Pioli potrebbe nuovamente indirizzare in positivo la stagione azzurra. Garcia ha infatti l’obbligo di vincere, per dimostrare a tifosi e stampa che le due vittorie maturate contro Verona ed Union Berlin non sono state semplicemente frutto dell’inferiorità degli avversari. Trionfare lì dove anche Spalletti fallì potrebbe dunque portare il tecnico francese a conquistare finalmente il pubblico napoletano, molto colpito dalle parole del proprio mister.
Napoli-Milan, le parole di Garcia in conferenza
A poco più di un giorno dal calcio d’inizio della sfida, all’interno della sala stampa dell’SSCN Konami Training Center si è tenuta la consueta conferenza pre-match ad opera di Rudi Garcia. Il mister francese ha suonato la carica in vista dell’impegnativo scontro con il Milan, donando ai giornalisti presenti una breve visione della sfida, qualche aggiornamento sulla situazione infortuni ed anche alcune anticipazioni circa l’undici titolare che scenderà sul terreno da gioco del Maradona. Di seguito, le parole:
Sull’importanza e sull’essenza della sfida in vista delle recenti prestazioni stagionali:
“Sappiamo che giochiamo in casa uno scontro diretto e questo ci da molta voglia di vincere, anche perché siamo reduci da una striscia di risultati positivi. I ragazzi sanno che solo facendo incetta di vittorie si potrà migliorare la classifica”.
Sulle debacle azzurre dello scorso anno contro il Milan:
“Le due squadre sono differenti rispetto alla scorsa stagione, lo dite anche voi giornalisti (ride in riferimento ai paragoni con Spalletti ndr.). La sfida non avrà nulla in comune con quella dello scorso anno”.
Sul rendimento in casa del Napoli:
“Fuori casa siamo efficienti, abbiamo sempre trovato una vittoria o al massimo un pareggio. Sono d’accordo con la stampa quando dicono che dobbiamo migliorarci in casa, dove abbiamo perso già 3 partite”.
Sui risultati fin qui maturati:
“La verità è che volevamo vincerle tutte ed essere più in alto del quarto posto, così come in Champions volevamo vincere anche contro il Real Madrid ed essere primi anziché secondi”.
“Conosco bene i miei calciatori e posso dirvi che sono tutti motivati. Il mio compito da allenatore è spronarli a fare sempre meglio e sono contento dei risultati che abbiamo ottenuto. C’era bisogno di una risposta e l’abbiamo ottenuta contro Verona e Berlino. Possiamo sicuramente giocare meglio rispetto a quanto visto in Germania, ma è stata una partita vinta con grande atteggiamento di squadra”.
Sulle statistiche inerenti al Napoli d’inizio stagione:
“Le statistiche ti aiutano a capire chi sei in campo. Visto che siamo primi in tante cose, come tiri in porta, corner ottenuti, possesso ed altro, credo che la classifica debba essere migliore. Come ho già detto, una delle cose che dobbiamo migliorare è sulla precisione dei tiri in porta. Siamo anche la squadra che subisce meno gol e meno occasioni pur concedendo sempre un gol agli avversari. Da questo aspetto credo però che ci siano dei miglioramenti, l’abbiamo visto a Berlino”.
Sul litigio con Pioli avvenuto in un Roma-Lazio di qualche anno fa:
“Erano altri momenti ed altre squadre. Ad oggi siamo cambiati, abbiamo fatto entrambi le nostre esperienze e posso solo dire che Pioli è un ottimo allenatore”.
Sulle strategie per fermare Leao:
“Leao è un giocatore straordinario ma dobbiamo lavorare sull’intera squadra del Milan. Oltre al portoghese dovremmo arginare anche i vari Pulisic, Giroud. Si lavora sempre sull’intero organico”.
Sulle critiche al gioco del Napoli nonostante le due vittorie:
“L’importante è la partita di domani. Era importante vincere a Verona e Berlino e l’abbiamo fatto. Secondo il ragionamento dei giornalisti abbiamo vinto pur giocando in maniera non ottimale, quindi questo mi fa sperare che quando impronteremo il nostro gioco in partita sarà ancor più facile vincere”.
Sull’infortunio di Anguissa:
“Cajuste ha giocato male a Berlino? Si, ma a Verona è stato il migliore in campo. Se un giocatore sbaglia un pezzo di partita non vuol dire che perde la mia fiducia. Ha fatto bene anche Elmas a Berlino. Lo dico perché Anguissa non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, quindi se inizia dovrà uscire o al massimo potrà entrare a partita in corso. Dunque dovremmo valutare anche eventuali soluzioni in quel ruolo”.
L’Inter è la squadra più forte in Italia?:
“Mourinho ha detto questo? Mi dispiace, ma questo non ha nulla a che fare con la partita di domani”.
Sul troppo allungarsi della squadra nei minuti finali:
“Noi non partiamo con l’idea di allungarci, ma ogni partita è un caso a se. Quando una squadra come il Berlino sta per perdere il 9° match consecutivo è normale che vadano all’arrembaggio, ed è normale abbassarsi. Siamo stati però bravi a non subire nulla e a mettere pressione al loro portiere sui capovolgimenti di fronte. Potevamo fare senz’altro meglio, non è stata la nostra miglior partita, ma l’importante è stato vincere di squadra. Anche il Real Madrid ha faticato contro l’Union, e per giunta in casa”.
Simeone o Raspadori contro il Milan?:
“Tutti e due. Sono felice che Raspadori abbia segnato a Berlino ma il Cholito è un calciatore fondamentale per noi. L’importante è che tutti e due siano pronti ad incidere sulla partita, sia partendo dall’inizio che subentrando a gara in corso”.
Kvaratskhelia più incisivo con Mario Rui in campo?:
“Non sono d’accordo, perché Khvicha ha trovato il gol con l’Udinese dopo aver digiunato a lungo sia con Olivera che con Mario Rui in campo. Sono felicissimo che Kvara sia tornato al suo livello perché i nostri esterni sono giocatori forti e decisivi. Mi aspetto giocate di livello da Kvaratskhelia ma anche da Politano, ed il fatto che stiano sfornando assist e goal spiega perché partono sempre dall’inizio”.