Nelle ultime settimane il Napoli è sembrato in ripresa, nonostante ciò, attorno alla squadra aleggia ancora qualche incertezza.
Se lo aspettavano diverso questo avvio di stagione i tifosi del Napoli, ancora festanti dopo la gioia dello scudetto, atteso per oltre 30 anni e arrivato a seguito di una stagione da record vissuta sotto la guida di Luciano Spalletti.
Le difficoltà eccessive di questi primi 2 mesi e mezzo stagionali, invece, hanno riportato sulla terra l’ambiente, conscio ormai delle difficoltà di ripetersi e di qualche scelta che a posteriori è sembrata troppo “leggera”.
Sulla gogna mediatica è infatti finito nelle scorse settimane proprio Rudi Garcia, reo di aver annullato il sistema di gioco spallettiano, cercando di imporre qualcosa di totalmente diverso e in grado di snaturare le caratteristiche dei protagonisti del tricolore.
Nonostante ciò, la tempesta abbattutasi sul Napoli ha infine colpito anche Aurelio De Laurentiis, colpevole secondo stampa e addetti ai lavori di essersi crogiolato eccessivamente dell’obiettivo raggiunto, senza riconoscer il giusto merito di tale risultato ai suoi collaboratori, di campo e non.
Il duro attacco dalla stampa a De Laurentiis
Di questo avviso è certamente Antonio Corbo, storica penna napoletana che ha più volte nel corso di questi mesi mosso critiche alla gestione presidenziale.
Anche quest’oggi, attraverso Radio Marte, il giornalista non ha lesinato qualche frecciatina al patron del Napoli, soffermandosi sulla conferma di Rudi Garcia, a detta di Corbo solamente di circostanza:
“Il mancato esonero di Garcia è in realtà avvenuto per due motivi: il primo, perché riconoscerebbe il gravissimo errore di aver assunto un allenatore rivelatosi inadatto, senza chiedergli all’epoca se conoscesse il Napoli e in che modo l’avrebbe migliorato. Il secondo motivo del non esonero di Garcia è invece prettamente economico, De Laurentiis dovrebbe fare un’operazione da 20mln in perdita, gli costerebbe tanto l’esonero del francese e del suo staff, il tutto per poi ingaggiare un allenatore “medio”, non Conte per cui i costi sarebbero superiori. Siccome De Laurentiis ama il denaro, prende tempo e spera che la fortuna gli arrivi sulle spalle”.
“L’attacco” al leader della FilmAuro non si è fermato, criticando anche l’operazione compattezza di cui De Laurentiis si è reso protagonista, attraverso una presenza costante a Castel Volturno nelle ultime settimane:
“Quest’anno però la fortuna è un po’ in ritardo. Tutto è stato fatto con una leggerezza estrema, si è parlato dei soldi, della clausola non dell’aspetto principale, lo ribadisco: domandare a Garcia se avesse mai visto il Napoli di Spalletti, ammirato in tutta Italia e in grado di incantare l’Europa. Il presidente è convinto di essere Dio sceso in terra e quindi oggi è convinto poter allenare addirittura meglio degli allenatori stessi, quindi è anche convinto di poter dare un gioco alla squadra. Lui sa tutto più di tutti, ma questo atteggiamento può rivelarsi un’arma a doppio taglio con vantaggi e annessi svantaggi, per gli affari, per il bene comune”.