Garcia ancora sotto accusa: il dato è lampante

Riecheggia ancora tra le mura del Maradona il pareggio tra Napoli ed Union Berlino. Il giudizio su Garcia non lascia dubbi.

Fatica ancora ad imporsi al Maradona il Napoli di Rudi Garcia, fermato sul pari da un Union Berlino reduce da 12 sconfitte consecutive. Un’atmosfera strana quella respirata a Fuorigrotta, complici le tensioni tra le due tifoserie del giorno prima, qualche lancio di petardi avvenuto durante l’incontro e tanta tanta svogliatezza dimostrata dagli azzurri sul rettangolo verde.

In particolare, nonostante un’ottima gara condotta fino al gol del pari tedesco, i partenopei sono letteralmente crollati a picco in seguito all’1-1 di Fofana, difatti smettendo di giocare e rischiando addirittura di finire in svantaggio. Tanti, dunque, i fattori da rivedere in casa Napoli, dove i primi giudizi non hanno certamente tardato ad arrivare. Il focus dei principali quotidiani inerenti a Rudi Garcia, inoltre, non ha minimamente lasciato dubbi.

Errori su errori, il dato sentenzia Garcia

Ne i tifosi del Napoli ne tanto meno gli odierni quotidiani hanno perdonato Rudi Garcia in seguito al risultato maturato al Maradona contro l’Union Berlino. Un risultato che non incide particolarmente sul discorso qualificazione degli azzurri, certo, ma che fa male per come arrivato. L’errore sul gol, la mancanza di reazione, la
prima rete siglata dai tedeschi in 5 gare nonché il primo punto dopo 12 sconfitte consecutive: tutti fattori in grado di costare al francese numerose insufficienze. Ci basta infatti sapere che la Gazzetta dello Sport ed il Corriere dello Sport hanno etichettato da 5 la gestione della partita targata Garcia, valutato invece con un 5.5 da Tuttosport e dal Mattino.

Napoli-Union Berlino: l'impietoso giudizio per Garcia
Garcia sotto accusa: l’analisi sulla gestione dei cambi (LaPresse) – SpazioNapoli.it

Tutte le testate si sono però trovate d’accordo sull’essenza del giudizio, che oltre alla mancanza di mordente ha evidenziato una gestione pessima dei cambi. Nonostante il gol del pareggio arrivi al 52′, facendo difatti smettere di giocare il Napoli, i primi cambi arrivano solo al minuto 77. Il tutto, solo per approfittare di un Lobotka acciaccato da sostituire. Come se non bastasse, nonostante una rete da segnare, ad entrare al fianco di Simeone è Olivera, lasciando altre figure più offensive in panchina. Figure come Lindstrom, usato per l’ennesima volta con il contagocce e subentrato al minuto 87. 4 minuti prima, dunque, dell’ingresso di Cajuste, con il minutaggio sopracitato che denota anche una pessima gestione dei cambi targata Garcia.

Usufruire di 2 diversi slot a distanza di 4 minuti l’un l’altro, e per giunta per favorire l’ingresso di un calciatore per volta, oltre a privare la squadra di nuovi possibili ingressi rallenta i ritmi della partita, favorendo ulteriori perdite di tempo. Come non citare, quindi, il mancato ingresso di Elmas. Una delle figure più offensive presenti nella rosa del Napoli a cui è però stato preferito un terzino (Olivera) ed una mezzala fisica/mediano (Canuste). Il tutto, ripetiamo, sull’1-1 ed in una situazione di arrembaggio offensivo. Ancora una volta, la gestione ed i cambi di Garcia sono tutt’altro che esenti da critiche.

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