Mario Giuffredi, agente di vari giocatori azzurri, ha presentato quest’oggi il proprio libro, affiancato da De Laurentiis.
“La strada di un sogno. La mia vita da procuratore”, questo il titolo del libro presentato questa sera da Mario Giuffredi, noto procuratore napoletano, che segue le vicende di vari protagonisti azzurri, tra cui il capitano Giovanni Di Lorenzo.
Oltre ai vari calciatori seguiti dall’agente, tra gli ospiti d’eccezione c’è anche il patron dei campioni d’Italia, Aurelio De Laurentiis, che ha ormai un rapporto di lunga data con lo stesso Giuffredi.
Libro Giuffredi, l’intervento di De Laurentiis
“Ci tenevo a ringraziare il patron De Laurentiis per aver permesso a Di Lorenzo di firmare la prefazione del libro, ringrazio anche il comune per averci concesso di presentare questo libro allo stadio Maradona”, inizia così la conferenza stampa, con le parole di un Giuffredi visibilmente emozionato.
L’agente ha poi spiegato il significato profondo della sua produzione letteraria, mandando un messaggio sociale alla città di Napoli:
“Le cose importanti le fanno i dottori e gli scienziati, io non ho fatto nulla di paragonabile al loro lavoro. Sono partito dal nulla però e ho realizzato il mio sogno, è questo il messaggio che voglio mandare alla città e ai giovani, seguite i vostri sogni”.
Successivamente, prende la parola proprio De Laurentiis, che ha così raccontato la personalità del vulcanico procuratore:
“Mario fa un lavoro complicatissimo, tutti coloro che fanno un lavoro così complicato sono degli irrazionali. Con gli irrazionali si arriva a confronti pesanti, Fellini conquistò l’Oscar con un film chiamato “La strada”, qui c’è un binomio, tutti noi siamo delle persone che vengono dalla strada, interpretando i sogni degli altri oltre che i nostri, proprio come ha fatto Giuffredi, non rubando una gara come ieri dove c’era un rigore clamoroso“ – parte subito forte il leader della FilmAuro con un chiaro riferimento al match tra Italia e Ucraina, rettificando successivamente il tiro dinanzi ai proprio giocatori: “Avete giocato bene in realtà, era da tempo che non vi vedevo così”.
Francesco Modugno, volto noto di SKY Sport, che sta fungendo da presentatore di serata, da poi la parola a Di Lorenzo, chiedendogli il proprio pensiero sul momento in cui il proprio agente gli svelò dell’accordo con il Napoli:
“Ringrazio Mario, al di là di tutti gli aspetti sportivi con lui si è creato un rapporto umano incredibile. Arrivo al Napoli? La trattativa me l’ha nascosta sino alla fine, un giorno mi disse che era vicino a chiudere un accordo con un grande club ma non mi svelò il nome, forse per questo è stato ancor più bello, se torno indietro a 5 anni fa, pensarmi ora capitano del Napoli campione mi rende orgoglioso e sono felice di aver reso orgoglioso anche Mario”.
Riprende proprio la parola Giuffredi, che svela alcuni dettagli della trattativa con l’ex direttore sportivo Giuntoli:
“All’epoca proponevo al Napoli anche Veretout e Giuntoli sembrava interessato solamente a lui. Poi una sera dopo la gara con il Torino quando gli dissi che ero in chiusura con un club inglese siccome loro stavano trattando Trippier, ci fu l’accelerata decisiva, ovviamente ci fu bisogno di convincere Corsi”.
Interviene poi ancora De Laurentiis, che si esprime con parole al miele per Giuffredi:
“Lui a differenza degli altri non vuole ramazzare al massimo dai propri giocatori, lavora per loro e per l’annesso percorso di cui si devono rendere protagonisti, se non fanno come dice lui, è disposto anche a rinunciare ai soldi” – risponde l’agente: “De Laurentiis mi ha fatto il complimento più bello della mia carriera, ho messo sempre davanti a tutto i miei giocatori, anche alla mia vita privata per tutelarli, nessuno dei miei giocatori o anche ex, potrà mai affermare che Giuffredi non si è mosso per seguire i loro interessi”.
Ancora Modugno, che racconta alcuni momenti vissuti con il procuratore, sempre molto limpido dinanzi ai microfoni. Proprio in tal senso, si espone Gianluca Di Marzio, assoluto esperto del calciomercato:
“Una persona leale, manda fuori strada i propri giocatori e non noi giornalisti. Biraghi ha firmato per il Sassuolo, era convinto di essere diventato neroverde, poi a casa ha scoperto di essere stato ceduto alla Fiorentina, questo può essere solo uno dei vari aneddoti riguardanti Mario”.
Primo intervento anche per Mauro Meluso, neo direttore sportivo del Napoli:
“Avere un interlocutore diretto e leale è fondamentale, a parte quando gli si chiude la vena (ride, ndr.). Proprio ultimamente abbiamo avuto forse per la prima volta un disguido, brillantemente risolto grazie al buon senso. Io personalmente ho avuto modo di lavorare con Mario anche attraverso altre esperienze, in un mondo in cui la bugia è dietro l’angolo, causando anche fraintendimenti, la sincerità di Mario è una dote che lo contraddistingue e che gli riconosco”.
Riprende parola De Laurentiis, che ancora una volta non ha lesinato critiche verso il sistema calcio italiano:
“Quando facevo cinema ho convinto personaggi come Alberto Sordi a non regalare il 10% agli agenti, dissi esplicitamente: “Ma voi siete pazzi?”. Questa è la stessa storpiatura che accade nelle trattative per i giocatori, soprattutto stranieri, agenti che vedrai praticamente poco o nulla che pretendono la parcella. Io sono sempre stato odiato dai procuratori perchè non voglio pagare le commissioni, mio figlio invece lo fa, non vuole perdere troppo tempo. Mario è un capitolo a sé, si frappone collaborativamente tra club e calciatore. Nonostante ciò, giuridicamente a livello federativo, ci sono un marea di stupidaggini che appartengono ancora al mondo del pallone, vogliamo essere industria ma non lo siamo, perchè coloro che hanno le giacche non hanno il coraggio di rischiare”.
Parola ora a Mario Rui, vera e propria colonna del Napoli ed assistito di lunga data del procuratore campano:
“Io e Mario siamo partiti insieme come sconosciuti, gli siamo grati tutti, sia io che la mia famiglia perchè ci ha cambiato la vita. La mia vita a livello professionale è solamente migliorata da quando l’ho conosciuto, per questo lo ringrazierò sempre per essere con me e voglio ribadirglielo: “Ti voglio bene””. – interviene nuovamente Giuffredi, che descrive il profondo rapporto con il portoghese: “Non ho preferenze, forse solamente Rui gode di quel pizzico di sensibilità in più, perchè lui è uno di quelli che ha dovuto sempre sudare di più per ricevere le giuste lodi, come successo anche a Napoli tra l’altro“.
Turno di Matteo Politano, una delle collaborazioni più recenti di Giuffredi:
“Era un momento particolare della mia vita quello in cui ho conosciuto Mario, è stato 3 giorni a casa mia al momento del cambio agente. Anche l’anno dello scudetto, potevo andare via e proprio lui ha spinto affinchè io rimanessi perche era consapevole che sarebbe stato un anno fondamentale”.
Spazio anche per Maurizio Micheli, storico capo scouting del Napoli:
“La cosa più importante l’hanno detta i suoi assistiti, la sua storia è tutta nel rapporto con i propri calciatori. Non sono abituato a parlare, appaio e parlo poco ma ci tenevo ad esprimere un pensiero di stima per una persona che lavora sempre al massimo, con perseveranza e professionalità” – a proposito di scouting, De Laurentiis conferma un vecchio retroscena di mercato sull’ex PSG Marco Verratti: “Vero, adocchiammo Verratti ai tempi del Pescara, poi il suo procuratore giustamente scelse il PSG”.
Ci si avvia infine alla conclusione, con un riferimento da parte di Modugno alle iniziative sociali di cui si rende protagonista Giuffredi, che collabora spesso con i ragazzi dell’IPM di Nisida e la fondazione “Luigi Merola”, svelando inoltre come l’incasso del libro sarà devoluto proprio ad associazioni che operano nelle zone a rischio della regione campana.
Ultime parole per De Laurentiis, che esalta nuovamente Giuffredi, vero sostenitore a detta del patron del Napoli calcio:
“Voglio concludere dicendo che un’altra sua grande dote è questa: è campano, nato a San Giorgio e non ha mai dimenticato Napoli a differenza d’altri che in questo mestiere tendono per: Inter, Milan o Juventus, non concedendo i giusti elogi ad una società che lavora bene da 14 anni. Insomma, Giuffredi ama i color azzurri” – risponde Giuffredi, che conferma il pensiero del patron: “Io ringrazio e ringrazierò sempre De Laurentiis, nonostante le tante litigate di cui ci siamo resi protagonisti e che ancora faremo (ride, ndr.). Voglio inoltre specificare una cosa: il Napoli è organizzatissimo sotto tutti gli aspetti, una delle poche società puntuali nei pagamenti, sportivamente ha raggiunto risultati che parlano da soli, io non accetto e non accetterò mai quando i giocatori non vedono Napoli come un punto d’arrivo”.