La giornata odierna ha rappresentato la riapertura dei cancelli del Centro Paradiso dopo anni e anni di abbandono. Fabio Cannavaro è pronto a riqualificare l’impianto grazie ad una serie di interventi.
La città di Soccavo ben presto potrebbe riavere a disposizione il Centro Paradiso. Il noto impianto sportivo sarà rilanciato da Fabio Cannavaro, pronto a dare una scuola calcio per crescere i talenti napoletani del futuro.
Il Pallone d’Oro del 2006 ha parlato anche ai microfoni di giornalisti presenti al Centro Paradiso, parlando anche di Luciano Spalletti e del Napoli.
Cannavaro parla del Napoli e torna su Spalletti
L’ex calciatore del Napoli Fabio Cannavaro, nella giornata odierna ha riaperto i cancelli dell’impianto sportivo Centro Paradiso. L’impianto in cui si è allenato Diego Armando Maradona durante i suoi anni a Napoli è stato abbandonato, e ad oggi versa in una situazione di degrado. Cannavaro è pronto a rilanciarlo con un piano di riqualificazione, come dovrà fare il Napoli con Walter Mazzarri.
Cannavaro si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti al Centro Paradiso, toccando diversi temi. Ovviamente il fulco centrale del discorso è stato in merito all’impianto e su un ipotetico museo per Maradona: “Io venivo qui come tanti ragazzi per vedere Maradona, io ho avuto la fortuna di vedere quel Napoli lì. Adesso questa struttura va fatta rivivere. Non escludo nulla, ma per adesso mi concentro sul campo. La cosa più giusta credo sia mettere il museo all’interno del Maradona o del nuovo stadio che sarà”.
Ovviamente a Cannavaro è stato poi chiesto se l’accostamento alla panchina del Napoli c’è stato concretamente con dei contatti con De Laurentiis: “Non c’è stato nessun contatto, io con Paolo siamo andati a vedere il Napoli come spesso accade. Il presidente è stato gentilissimo nel farci sedere vicino a lui perché c’era qualche posto libero. Poi la partita è andata male e lui se n’è andato un po’ prima”.
La panchina del Napoli è ora nelle mani di Walter Mazzarri, che dovrà rilanciare la squadra. Questo il parere dell’ex Napoli sul futuro degli azzurri: “Lo diranno i risultati se è l’uomo giusto, le prossime partite non sono semplici. Se avrei firmato per 7 mesi? Sto a casa, quindi sì! La squadra è forte, con Garcia si era perso quel modo di giocare che piaceva a tutti. Il Napoli era abituato a mettere sotto gli avversari con e senza palla, senza farli ragionare. In questi mesi queste caratteristiche si sono perse. La squadra è ancora forte, ora c’è un allenatore che conosce l’ambiente e tutti si aspettano che faccia tornare a divertire i tifosi”.
Cannavaro ha poi parlato di Luciano Spalletti, ma anche di Khvicha Kvaratskhelia: “Spalletti era il migliore allenatore in circolazione, a Federazione ha fatto bene a prenderli. Ha un modo moderno di giocare e si aggiorna sempre. Già si vede il suo lavoro anche con la Nazionale. Kvara ha caratteristiche da giocatore unico, da giocatore top. Deve crescere e capire che a volte 7-8 mesi non bastano. La differenza non si fa solo in una stagione”. L’ex Napoli ha detto la sua anche sullo striscione esposto fuori al Maradona rivolto verso i giocatori: “Penso che non debba scattare nulla nella loro testa, devono fare quello che hanno sempre fatto. Devono far divertire la gente come sempre. Napoli ha fatto vedere un bel calcio in questi anni, quindi è normale che i tifosi siano diventati più esigenti”.
Dichiarazioni a tutto tondo da parte di Fabio Cannavaro, con alcune anche piuttosto importanti e significative. L’obiettivo ad oggi dell’ex Napoli e dare una nuova vita al Centro Paradiso, ma chissà se in futuro sarà quello di guidare il Napoli a nuovi grandi successi.