Cristiano Giuntoli è stato il direttore sportivo dello scudetto, un tricolore segnato anche e soprattutto dalle intuizioni dell’ex dirigente.
La scorsa stagione è stata quella dei record. Il Napoli di Luciano Spalletti, attuale commissario tecnico della Nazionale italiana, ha chiuso la Serie A a 90 punti, stracciando un campionato dominato sin dalla prima giornata attraverso il gioco più bello d’Italia e forse d’Europa.
Un titolo atteso trentatrè anni, arrivato dopo l’estate più complicata della gestione di Aurelio De Laurentiis, che con grande coraggio ebbe la forza di attuare una rivoluzione poi rivelatasi vincente. Una situazione diametralmente opposta a quella attuale, in cui la SSC Napoli si trova controfigura di se stessa, con il patron dei campioni d’Italia, in grado di sbagliare forse tutte le scelte estive.
Tra queste, oltre a quelle relative al rettangolo verde, alcune hanno toccato anche l’organigramma dirigenziale, compresa la figura del direttore sportivo. A seguito di un lungo tira e molla, infatti, Cristiano Giuntoli, d.s del Napoli dal lontano 2015, ha scelto di lasciare la città partenopea per accasarsi alla Juventus, alla ricerca di una figura che desse il via alla rifondazione del club.
Per sostituirlo, De Laurentiis ha optato per Mauro Meluso, un altro all – in su un nome a molti sconosciuto, fermo da un anno dopo le ultime esperienze divise tra Lecce e Spezia, con cui ad onor del vero il dirigente calabro si era ben distinto.
Questa sera, l’attuale dirigente bianconero, è stato premiato come “Challenger of the year” durante la cerimonia del Golden Boy 2023, vinto da Jude Bellingham. Durante questa premiazioni, l’ex Napoli si è espresso in merito al proprio recente e azzurro passato, tessendo nuovamente parole d’elogio per De Laurentiis:
“De Laurentiis ha avuto tanta pazienza con me, molti pensano sia stato il contrario, in realtà non è stato così. Molte volte ho sbagliato, lui però mi ha lasciato esprimere e alla fine ci siamo tolti una grande soddisfazione”.
Giuntoli ha poi proseguito rimembrando lo scudetto della passata stagione, non nascondendo la propria emozione mista a soddisfazione:
“Un particolare dello scudetto? Ridurre il tutto ad un unico particolare sarebbe impossibile. Ho avuto colleghi e allenatori bravissimi, un presidente che mi ha sostenuto assecondandomi, mi sento uno dei principali attori dello scudetto, ma la vittoria è stata di gruppo ed è venuta da lontano”.
Insomma, Giuntoli non dimentica il passato, al di là dei colori che oggi rappresenta, l’ex Carpi a quanto pare sarà sempre grato a De Laurentiis e Napoli.
Articolo modificato 4 Dic 2023 - 23:05