Anche Luciano Spalletti presente al Gran Galà del Calcio. Il tecnico dello scudetto fa emozionare i tifosi del Napoli: da brividi.
Il Napoli la fa da padrone al Gran Galà del Calcio. Gli azzurri, grazie allo straordinario scudetto vinto nella passata stagione, sono presenti in gran numero alla cerimonia. Tanti i giocatori azzurri in lizza per i premi e quelli presenti in sala. Oltre a loro, ci sono anche alcune figure che hanno fatto la storia recente del Napoli.
Cristiano Giuntoli è stato premiato come miglior dirigente della passata stagione. Oltre a lui, è presente anche Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha ritirato il meritatissimo premio come miglior allenatore dello scorso anno.
Luciano Spalletti, salito sul palco per ritirare il premio, ha ripercorso le tappe fondamentali dello scudetto vinto nella passata stagione.
Il tecnico ha spiegato come il suo apporto è stato minimo e che grandi meriti vanno ai giocatori che sono soprattutto grandi uomini.
Di seguito le sue parole:
“Sicuramente è tutto bellissimo. Come ha detto il presidente è arrivata fuori una squadra estremamente collaborativa. Era bellissimo vederli nello spogliatoio. Io ho dovuto fare pochissima fatica. Sono stati bravi a capire fin da subito perché eravamo lì e per chi dovevamo farlo. Questa è una squadra di grandi calciatori, ma soprattutto di uomini veri”.
Siete ancora in contatto?
“Con il capitano, non ci si bacia, ma quasi”.Come ha vissuto lo scorso anno?
“Noi siamo partiti per quello. Il presidente quando sono arrivato mi ha detto: “Io secondo ci sono già arrivato”. Io sono andato lì per vincere. Se passeggi per la città, questo amore te lo fanno sentire addosso”.Cosa ha rappresentato quell’anno per lei?
“Io vivo per questo. Sono partito da bambino quando volevo giocare a pallone e ora mi ritrovo allenatore della Nazionale: sono in paradiso”.Spalletti, poi, fa emozionare i tifosi azzurri con una frase da brividi:
“Mi sono voluto cicatrizzare là pelle con il Napoli, non tutte le cicatrici sono brutte. Questa è stupenda”.Euro 2024?
“Girone difficile, sono tutti quarti di finale. Noi però non possiamo nasconderci . Dobbiamo ricordarci che siamo l’Italia. Tenteremo di fare di tutto perché la federazione mi ha messo a disposizione tutto per svolgere il mio lavoro. Ci vuole collaborazione da parte dei club. Noi abbiamo provato a creare questo calcio relazionale che è la compattezza dello spogliatoio. Ad esempio, tutti hanno visto quel rientro di 10 calciatori dopo un calcio d’angolo battuto male con Osimhen che è andato a recuperare per primo il pallone. Io voglio portare questa cultura in Nazionale. Bisogna capire per chi lo stiamo facendo e l’Italia è tanta roba.
Articolo modificato 6 Dic 2023 - 13:08