L’ex allenatore del Napoli, ora CT della Nazionale, Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Corriere della Sera.
Nella serata di ieri, il Commissario Tecnico della Nazionale Luciano Spalletti è stato eletto all’unanimità come miglior tecnico della stagione, in seguito al successo storico in campionato con il suo ex Napoli. Tantissime le parole al miele rilasciate dal tecnico nei confronti della sua ex squadra e la città, facendo emozionare tutti i tifosi che, soprattutto in un periodo così complicato per la compagine partenopea, sentono senz’altro la mancanza di uno dei beniamini più coccolati.
Il toscano ha rilasciato un’intervista molto toccante al giornalista Walter Veltroni, su Il Corriere della Sera, abbondando in dichiarazioni d’amore meravigliose su quella che può essere definita come la sua seconda città, considerando che nelle prossime ore il tecnico riceverà anche la cittadinanza onoraria.
Questo post in breve
L’intervista a Spalletti
Il Commissario Tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista ai taccuini de Il Corriere della Sera, durante la quale ha avuto modo di omaggiare la ‘sua’ Napoli.
A Napoli ho lasciato il cuore. Non è immaginabile l’affetto, anzi l’amore che mi sono scambiato con quella città. Mi ha regalato, per la prima volta nella mia storia di allenatore, l’emozione unica di sentirmi parte di una comunità. A Napoli sono stato felice perché ho toccato con mano la felicità dei napoletani e dei miei calciatori. Ho ricevuto sensazioni indescrivibili.
Ha poi continuato, toccando il cuore dei tifosi azzurri: “Una delle cose più belle che potessero capitarmi nella vita, è stata la mia università di vita, penso sia difficile avere più di quello che ho avuto io e nessuna impresa può meritare quello che i napoletani hanno dato a me”.
Giovedì Spalletti sarà insignito del titolo di cittadino onorario della città di Napoli, a premiarlo sarà il sindaco Manfredi in persona: “Sono orgoglioso, fiero, di diventare giovedì un loro cittadino onorario. Erano più di trent’anni che il Napoli ed io pensavamo di andare nello stesso luogo, di fare lo stesso viaggio. Incontrarci, esiste un’arte dell’incontro, ci ha fatto arrivare, ambedue, il più lontano possibile. Noi veniamo al mondo con una sola ala, non possiamo volare in alto se non cerchiamo chi ci completa. Napoli è stata la mia seconda ala. Per questo la ringrazierò“, chiude così il commovente messaggio.
Spalletti ricorda suo fratello Marcello
Durante la medesima intervista, Spalletti ha avuto modo di ricordare commosso anche suo fratello Marcello, scomparso prematuramente e a cui l’ex Napoli era molto legato.
“È Stato tutto per me. E di più. Lui giocava al calcio, aveva visto che ero bravino ed era orgoglioso di me. Mi proteggeva e, insieme, mi spingeva sempre a migliorare. Se ne è andato anni fa, per un tumore. Ho sofferto tanto”, il racconto di Spalletti riguardo il dolore familiare.
L’elogio a Raspadori, perno della sua Nazionale
Pochi giorni fa l’Italia ha ottenuto il verdetto sul girone di EURO 2024 dai sorteggi: condividerà il girone con Croazia, Spagna e Albania. Un girone a dir poco difficile, del quale però Spalletti non ha paura. Il CT non si pone limiti in quanto può puntare su ragazzi come Raspadori, che Spalletti ci ha tenuto ad elogiare sul finire dell’intervista:
Ci sono tanti giocatori giovani che possono crescere, come Scalvini, Udogie, Scamacca e davanti abbiamo, con Retegui, Raspadori, Kean, Immobile molto più di quanto si pensi. Raspadori, ad esempio, è un ragazzo fantastico: non rinuncia a impegnarsi né in allenamento né nel preparare uno dei suoi esami universitari.