Totalmente insufficiente la prestazione di Rrahmani, passato dall’essere il leader della difesa al vero flop di questa stagione in pochi mesi.
Perde ancora il Napoli e lo fa, ancora una volta, nel segno degli errori dei singoli. Sulla partita di Torino pesano infatti le lame Di Lorenzo e Kvaratskhelia, ma a colpire maggiormente l’orda di tifosi napoletani delusi è senz’altro l’involuzione vissuta da Rrahmani da due mesi a questa parte. Per l’ennesima volta infatti, il kosovaro getta alle ortiche una partita a causa di un errore imperdonabile in fase difensiva, che regala a Gatti la gioia del gol nonché i 3 punti alla Juventus. Eppure, sull’ex Verona, grandi aspettative vi erano all’inizio della stagione.
“Finalmente Rrahmani“, qualcuno ha pronunciato ad inizio stagione, alludendo ad una promozione a leader di difesa del centrale kosovaro. Salvo la prima stagione sotto la gestione Gattuso infatti, l’ex Verona si era sempre distinto all’ombra del Vesuvio per essere un ottimo secondo violino nella retroguardia azzurra, affiancato a Koulibaly nonché al totem Kim la scorsa annata. Condividere quindi il campo con certi compagni di reparto aveva dunque fatto sperare più di qualche tifoso ad uno step in più per Rrahmani, sulla falsa riga di quanto visto con il centrale senegalese dopo l’addio di Raul Albiol.
E invece, il tutto ha solo funto da scenario perfetto per lo psicodramma Rrahmani, cui fermezza e leadership sono andate via via sgretolandosi sempre più. Le prime uscite positive contro Frosinone e Sassuolo sono infatti state un semplice abbaglio collettivo, venuto subito meno già dopo la sconfitta contro la Lazio. E non è un caso che le migliori prestazioni del Napoli a livello difensivo siano avvenute con in campo la coppia Ostigard-Natan, dato che l’ex Verona ha commesso, fin qui, più danni che altro. Emblematico è infatti il concetto del Rrahmani che non salta più, che si limita a difendere prendendo semplicemente posizione con le braccia, sovrastato da Giroud, Gatti e da un Lookman che di certo non spicca in altezza.
A conti fatti, tali inesattezze sono quindi costate almeno 4 punti al Napoli in campionato, con il kosovaro che ha ormai perso ogni qualsivoglia senso della posizione. La prova la si ha proprio contro la Juventus, con il centrale che inizia la partita marcando a uomo Vlahovic, perdendoselo però ben 2 volte nel giro di pochi giri di orologio e spostandosi in seguito su Chiesa, facendo venire meno tutti gli schemi difensivi dei partenopei. Non era un obbligo sostituire alla meglio Kim, ma non era al contempo un obbligo far rimpiangere il centrale coreano dopo soli 4 mesi, per un Rrahmani che il leader in difesa lo ha già fatto, ed anche egregiamente, in quel di Verona.
Siamo quindi di fronte all’ennesimo caso di profilo divorato dalla pressione napoletana? Può darsi, ma per Mazzarri è ora arrivato il momento di prendere coraggio e di dar spazio ad Ostigard, rampante in panchina e di certo più in forma del Rrahmani spaesato e fuori contesto vissuto nel post-Kim.
Articolo modificato 9 Dic 2023 - 15:30