Il quotidiano non si risparmia, per loro la situazione poco piacevole in casa Napoli ha due colpevoli: la dura critica del giornale
Dopo la trionfale cavalcata scudetto del Napoli di Spalletti, questa stagione gli azzurri non stanno riuscendo ad onorare al meglio il tricolore cucito sul petto. L’annata è partita male con l’approdo di Garcia. Sin da subito non è scattata la scintilla, era evidente che non vi era feeling con la squadra e, in generale, con l’esigente piazza partenopea. Dunque, dopo una serie di risultati poco soddisfacenti, si è andati incontro ad un inevitabile esonero. Una decisione che il presidente De Laurentiis ha preso all’inizio della scorsa pausa Nazionali.
Per quanto riguarda il sostituto, si è optato per il ritorno di Walter Mazzarri, dieci anni dopo dall’ultima esperienza in azzurro. Il tecnico toscano ha battuto la concorrenza di Igor Tudor. Ad accontentare il patron azzurro principalmente la richiesta contrattuale di Mazzarri. L’ex allenatore dell’Inter ha accettato solo sette mesi di contratto, fino a fine stagione, accettando di fatto il ruolo da traghettatore, in attesa di ripartire poi con un nuovo progetto in estate. Questa pare essere, al momento, la linea di pensiero di De Laurentiis, al quale viene imputata più che altro la scelta iniziale di Garcia come allenatore del Napoli campione d’Italia in carica.
De Laurentiis nel mirino del quotidiano
Della situazione in casa Napoli ne ha parlato l’edizione odierna de La Repubblica. Il quotidiano non si è risparmiato e ha criticato duramente De Laurentiis e Rudi Garcia.
“Sesto in classifica, fuori dalla zona Champions e con 17 punti in meno dopo appena 15 giornate rispetto al campionato scorso. L’ora dei processi è finita e non ci sono dubbi sui nomi dei principali colpevoli: Aurelio De Laurentiis e Rudi Garcia, che hanno impedito al Napoli di difendere in maniera onorevole il titolo tricolore con i loro gravissimi errori”, l’attacco del quotidiano.
“Il presidente non ha saputo gestite il dopo scudetto: sottovalutando la gravità degli addii di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli al termine della passata stagione e poi sbagliando tutto sul mercato estivo. I tre acquisti di Natan, Cajuste e Lindstrom non hanno infatti migliorato l’organico e gli altri due (Caprile e Cheddira) hanno più che altro sistemato i conti del Bari”, accusa La Repubblica.
Tuttavia, secondo il quotidiano, l’errore più grave sta alla base: “Ma il vero disastro del numero uno azzurro è stato affidare la panchina dei campioni d’Italia allo stralunato allenatore francese, che non s’è mai dimostrato all’altezza ed è stato esonerato persino in ritardo”.