Notizia sconcertante, ci ha lasciato la storica leggenda e capitano del Napoli: il triste annuncio fa disperare i tifosi azzurri
Un grave lutto ha colpito il Napoli. In queste ore ci ha lasciati Antonio Juliano, lo storico capitano ed anche ex dirigente azzurro. Nato a San Giovanni a Teduccio, in quella che è la provincia orientale della città partenopea, il 26 dicembre del 1942. Ha fatto del calcio la sua passione più grande, fino a farla diventare un lavoro. Tra i riconoscimenti più significativi quello di esser stato il primo napoletano ad esser chiamato dalla Nazionale italiana, con la quale ha disputato anche 18 partite ed è stato inserito nella rosa di ben 3 manifestazioni Mondiali: Inghilterra ’66, Messico ’70 e Germania ’74. In Messico lo storico capitano azzurro ha giocato 16 minuti in finale, contro il Brasile di Pelé.
Cresciuto nella Fiamma Sangiovannese, fu adocchiato dal talent-scout Giovanni Lambiase, che lo portò al Napoli, dove acquisì il soprannome di “Totonno”. Ha debuttato con gli azzurri a 17 anni, dopo aver dimostrato già nelle giovanili grandi doti di leadership e determinazione. Negli anni ’60 Juliano è il vero leader dello spogliatoio, in campo è il riferimento costante per tutti i suoi compagni. Nel 1974\75 sfiora lo scudetto, che però alla fine va alla Juventus per soli due punti. Era il Napoli di Vinicio, squadra dal livello altissimo, ma che non è mai riuscita ad afferrare il tanto agognato tricolore.
Con il Napoli vanta un numero di presenze elevatissimo: 394 in Serie A. Solo Hamsik e Bruscolotti sono dinanzi a lui per presenze nella classifica all-time. Mentre nelle coppe europee ne detiene il primato con 39 presenze totali. Nel 1977\78 a causa di incomprensioni con Ferlaino lascia il Napoli e decide di chiudere la carriera al Bologna, dove rincontra mister Pesaola, l’allenatore che lo ha fatto esordire.
Nel suo palmares figurano due Coppe Italia (1962 e 1976), una coppa delle Alpi (1966) e una coppa di lega italo-inglese (1976). Con la Nazionale si è invece laureato campione d’Europa nel 1968.
Il destino di Juliano e del Napoli si è incrociato nuovamente nel 1980/81, da dirigente, quando curò l’acquisto di Ruud Krol. Poi l’addio a causa del poco feeling con Ferlaino.
Per poi ritornare nel 1983, a richiamarlo fu il presidente pro tempore Brancaccio. Al ritorno di Ferlaino, con il Napoli salvo, il presidente per evitare dissapori con la piazza decise di confermare Juliano. A lui va il merito di aver portato a Napoli Maradona, nella sessione di calciomercato estiva del 1984. Anche dopo questa stagione però vi è un addio a causa del rapporto poco felice con Ferlaino. La stagione 1998/99 è stata l’ultima di Juliano a Napoli da dirigente, in Serie B. Juliano in questo caso dà le dimissioni prima della fine della stagione.
Articolo modificato 13 Dic 2023 - 13:00