Non riesce proprio a ripartire il Napoli, uscito sconfitto in maniera clamorosa anche in Coppa Italia contro il Frosinone.
C’era aria di ripresa in casa Napoli, almeno sino alla prtita di ieri sera. Lo zero a quattro con cui il Frosinone ha condannato ad abbandonare agli ottavi per l’ennesima stagione, la terza consecutiva, la coppa Italia, rappresenta a mani basse una delle pagine più tristi della storia targata 1926.
Una situazione paradossale, clamorosa per certi versi, visto e considerato che pochi mesi fa il club festeggiava il tricolore, terzo della storia partenopea atteso da ben 33 anni, un periodo che sembra maledettamente lontano.
Decisiva su tutte probabilmente la NON strategia di De Laurentiis, che in estate, nonostante le dichiarazioni ambiziose di maggio e giugno, ha preferito mantenere un low profile, fin troppo low, cancellando in un batter d’occhio le certezze di una squadra che aveva dominato.
Crisi Napoli, che accusa del procuratore al Napoli
Tanti i punti dolenti, compreso quello del d.s, con la separazione da Giuntoli trascinata per oltre un mese nonostante le intenzioni chiare dell’attuale dirigente della Juventus, per poi optare su Meluso, fermo dopo le esperienze a Lecce e La Spezia.
Proprio in merito a questa vicenda, è intervenuto l’agente di Rugani, Davide Torchia, che ai microfoni di TV Play, ha così commentato la vicenda:
“Giuntoli si pone con i ragazzi come fosse un padre di famiglia, sta attento all’aspetto umano, questo probabilmente sta mancando al Napoli” – il procuratore ha poi proseguito facendo il punto sul momento tragico dei campioni d’Italia: “C’è una sensazione di smarrimento, il Napoli ha costruito la sua forza sul collettivo lo scorso anno, oggi sembra quasi che i giocatori giochino più per rivalsa personale. Il Napoli ha perso questa compattezza, non doveva creare un ciclo di 5 scudetti consecutivi più finale di Champions, ma neanche ridursi a rischiare il quarto posto, ci vorrebbe un grosso impegno per riuscirci e ridursi a qualificarsi in Europa League o addirittura Conference”.
Parole chiare quelle di Torchia, che ad oggi, in maniera molto onesta, sembra tutto fuorchè poco condivisibili. Non è un caso se le voci di una rivoluzione nel breve e lungo termine si stanno intensificando, con il Napoli che con ogni probabilità già a gennaio inizierà a tracciare la strada per l’annata 2024.
Si partirà con la cessione di Elmas, sempre più verso la chiusura, per poi passare ai primi arrivi: da Samardzic a Hojbjerg, passando per Ricci e Faraoni, sono tanti i nomi in orbita azzurra.