La notizia del ricovero di Lavezzi ha sconvolto l’ambiente azzurro, da sempre legatissimo al campione argentino, il primo del post Maradona.
Un fulmine a ciel sereno, improvvisamente, nei giorni scorsi, è stata resa nota la notizia del ricovero del “Pocho”, Ezequiel Lavezzi, il primo vero campione del Napoli post Maradona.
Una notizia che ha scosso tremendamente l’ambiente partenopeo, legatissimo alla figura di Lavezzi, al Napoli dal 2007 al 2012, ben 5 anni, in cui con la sua rapidita e le sue giocate nello stretto, l’attaccante argentino ha fatto innamorare un’intera piazza.
Una storia d’amore quella tra Lavezzi e il Napoli, che ha segnato la rinascita calcistica del Napoli, che dopo il fallimento, si riaffacciava per la prima volta in Serie A. Una massima serie che nei cinque anni “Lavezziani” ha visto crescere il Napoli, una crescita culminata nella prima storica qualificazione in Champions e soprattutto nella Coppa Italia del 2012, primo trofeo del dopo Maradona.
Ricovero Lavezzi, la ricostruzione de La Gazzetta
Dopo le prime indiscrezioni circolate in merito ad una possibile aggressione all’ex Napoli da parte di un familiare, culminata con un accoltellamento, nelle ultime ore, la realtà dei fatti è salita prepotentemente a galla.
Lavezzi sarebbe infatti ricoverato in una clinica per tossicodipendenti, a seguito di una crisi derivante proprio dall’uso di sostanze stupefacenti, a cui quest’ultimo è andato incontro.
La Gazzetta dello Sport, ha provato a fare il punto in tal senso, cercando di ricostruire i fatti. Il “pocho” sarebbe andato in crisi alle 4 di notte, probabilmente sotto effetto di cocaina, rendendo necessario l’intervento di alcuni suoi familiari presenti in casa, nello specifico, l’ex Napoli si trovava in casa con la sua attuale compagna ed il fratello.
Per ora, c’è massimo riserbo sull’andamento di quei minuti concitati, che hanno determinato la frattura alla clavicola di Lavezzi. Un Lavezzi che ora si ritrova a Boulogne Sur Mer in Argentina, nella Villa di Arenas de Jose Ignacio, dove sta smaltendo la notte terribile trascorsa.
In arrivo anche il figlio del giocatore, Tomas, che insieme ai familiari, sarà decisivo nel consulto che Lavezzi terrà con loro, un consulto in cui si cercherà di convincere l’ex attaccante del Napoli ad iniziare un percorso psico – fisico di 3 mesi, per far sì che possa liberarsi dalla morsa della cocaina.
Una sorta di brutto déjà vu per i tifosi partenopei, che a distanza del caso Maradona, si ritrovano in apprensione per un altro amato argentino, ancora una volta, per lo stesso triste motivo.