Alla fine il rinnovo di Victor Osimhen è arrivato, seppur non festeggiato nella maniera migliore, con la debalce di Roma.
Dopo una estate di tira e molla, Victor Osimhen alla fine ha rinnovato il proprio contratto con il Napoli. Scadenza fissata nel 2026, ingaggio da 10 milioni a stagione e clausola da 130, le cifre più alte non solo della gestione De Laurentiis, bensì della storia partenopea calcistica.
Un prolungamento non inaugurato nel migliore dei modi, con la debalce di Roma, l’ennesima, aggiunta alla collezione dei k.o stagionali, per un Napoli, che proprio non riesce a ritrovarsi, ma addirittura, sembra sempre più perso in se stesso.
Una serata amara, resa ancor più nera dall’espulsione del nigeriano, che nel giro di pochi minuti ha raccolto due gialli obbligando i propri compagni a chiudere in 9 uomini, una serataccia.
Rinnovo Osimhen, le parole dell’agente
Il procuratore del calciatore, Roberto Calenda, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport in merito al prolungamento raggiunto. Tanti i temi toccati dall’agente, compreso quello del futuro prossimo, quello estivo, per molti data prefissata per la cessione dell’attaccante.
“Una firma storica” – parte così l’intervista di Calenda, che riconosce successivamente i meriti del proprio assistito: “«Grande lavoro, grande soddisfazione. È il riconoscimento di quanto Osimhen ha fatto e fa in campo: è un giocatore straordinario”.
Il procuratore, si è poi levato qualche sassolino dalle scarpe, con chiari riferimenti alle allusioni di questi mesi, che volevano Calenda intento a non chiudere il rinnovo per far sì che Osimhen andasse via il prima possibile:
“Sentivo dire che avrei preferito non rinnovare per portarlo via subito. Il solito giochino della colpa del procuratore: non era vero, eravamo entrambi proiettati al rinnovo sin
dall’estate” – l’agente ha poi proseguito sugli svariati incontri tenuti con De Laurentiis: “Se non avessimo voluto accordarci, sarei andato nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro più volte? Il lavoro era ben fatto, eravamo arenati su certi dettagli”.
Infine, inevitabili due domande: quella relativa al caso Tik Tok e sopratutto, quella inerente al futuro dell’attaccante, che sarà sicuramente tra i più contesi la prossima estate:
“Ho sempre difeso Victor ma vorrei precisare una cosa che non mi è piaciuta: non ho mai
accusato nessuno di razzismo, Quei video erano infelici, soprattutto in quel momento:
Osi era triste per il rigore sbagliato a Bologna, non mi sembrava il momento di scherzarci sopra” – sulla possibile separazione in estate, a detta di Calenda, l’esito non parrebbe così scontato e definito: “Guardi, la scorsa estate sono arrivate tante offerte, anche monstre, ma De Laurentiis voleva tenere Victor e noi ci siamo messi a disposizione. Se ci fosse stata
la voglia di andare via, lo avremmo detto. E invece abbiamo lavorato, e tanto, solo al rinnovo. La prossima estate sarà uguale: parleremo con De Laurentiis e vedremo insieme cosa fare”.