Continuano gli effetti a catena dell’abolizione del Decreto Crescita. Giungono dunque risposte ai vari quesiti, come il caso Napoli-Osimhen.
Il Consiglio dei Ministri è stato in grado di sorprendere tutta Italia in seguito a quanto fatto nella giornata del 28 dicembre. Dopo un’accesa discussione, secondo quanto riportato da ANSA, sarebbe infatti crollato lo scenario proroga fino a febbraio del Decreto Crescita, che verrà invece abolito a partire da gennaio 2024. Una news che ha quindi sconvolto anche il mondo del calcio, con i club di Serie A che non avranno più diritto a sconti fiscali sullo stipendio da offrire ai calciatori provenienti dall’estero. Nel frattempo, ecco giungere aggiornamenti anche fronte Napoli-Osimhen nonché sui costi del rinnovo del nigeriano.
Il Decreto Crescita, dal 2020 fino al 2023, ha permesso ai club di Serie A di risparmiare sugli acquisti dei calciatori provenienti dall’estero. Il tutto, grazie ad un calcolo Irpef che permetteva alle compagini di sgravare circa il 50% dei costi sugli stipendi netti dei propri calciatori. Cessando, il Decreto ha posto dunque in una posizione alquanto traballante le varie squadre italiane, fra cui anche il Napoli. Il tutto, a causa del rinnovo appena firmato da Victor Osimhen, con il nigeriano reo di aver ricevuto un sostanziale aumento di stipendio.
10 milioni annui le cifre sulla quale potrà contare ora l’ex Lille, ma che non porteranno variazioni in merito alle spese del Napoli dopo i crollo del Decreto Crescita. Secondo quanto riportato da Calcio&Finanza infatti, gli eventuali rinnovi sottoscritti entro il 31 dicembre 2023 continueranno a godere dei benefici del Decreto, con sorte diversa che toccherà invece agli accordi stilati nel 2024. Un’ottima notizia, dunque, per De Laurentiis e soci, sulla quale il nuovo stipendio di Osimhen non andrà a pesare più del dovuto.
Articolo modificato 28 Dic 2023 - 23:26