Batosta pesantissima per il Napoli: amarezza per De Laurentiis, c’entra il mercato

Nelle ultime ore è arrivato un annuncio che è destinato a cambiare il mondo del calcio nel nostro Paese: una novità che in qualche modo taglia le gambe anche alla politica del club del presidente Aurelio De Laurentiis.

La Serie A, dopo più di quattro anni di onorato servizio, dice addio al Decreto Crescita, che ha fatto le fortune del Napoli. Tantissimi i colpi messi a segno nel corso degli anni dal club di Aurelio De Laurentiis con le detrazioni fiscali possibili grazie al provvedimento varato nel 2019 e che chiuderà i battenti il prossimo 31 dicembre.

Lo stop, però, non sarà retroattivo: salvi dunque gli ultimi contratti. Compreso anche quello dell’esonerato Rudi Garcia e quello di Victor Osimhen, fresco di rinnovo: il club azzurro infatti continuerà a godere dei benefit di natura fiscale, in quanto la firma sul rinnovo è arrivata proprio in questi ultimi giorni.

Una rivoluzione che condizionerà inevitabilmente le scelte in vista di gennaio: dalla prossima sessione di mercato i partenopei, così come tutti i club italiani, non trarranno nessun tipo di vantaggio in seguito all’addio del Governo al Decreto Crescita. Mossa che peserà sicuramente anche sulle prossime trattative di rinnovo: da tenere d’occhio, a tal riguardo, la situazione legata al futuro di Khvicha Kvaratskhelia: nelle prossime settimane o, al massimo, nei prossimi mesi sono previste novità a tal riguardo. C’è, però, una certezza: il Napoli non potrà usufruire dell’arma Decreto Crescita. Ma quanti e quali sono stati i colpi messi a segno dalla società partenopea, dall’estero, in questi quattro e più anni? Scopriamolo insieme.

Addio al Decreto Crescita: quali sono stati i colpi del Napoli

Il Napoli, così come tutta la Serie A, è costretta a dire addio al Decreto Crescita, agevolazione di natura fiscale che ha aiutato e non poco il club azzurro in questi ultimi anni

Batosta per De Laurentiis
Il Napoli dice addio al Decreto Crescita – LaPresse – spazionapoli.it

Da Osimhen e Kvaratskhelia, passando per i vari Anguissa, Kim Minjae e Lobotka. E poi ancora David Ospina, Eljif Elmas Diego Demme e Fernando Llorente. Tutti calciatori che il Napoli ha ingaggiato con tanto di benefit fiscali, che non saranno però più previsti già a partire dalla prossima sessione di mercato, dopo che il Consiglio dei Ministri ha respinto la proroga fino al prossimo 29 febbraio. Il Decreto Crescita, insomma, ha aiutato e non poco il Napoli nella crescita di questi ultimi anni che ha condotto nella scorsa stagione allo Scudetto: il suo addio sicuramente peserà e non molto sulle prossime strategie del club partenopeo.

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