Non accenna a diminuire la crisi in casa Napoli, fermato sul pari dal Monza e non più in grado di vincere. Possibili cambi all’orizzonte, quindi, per Mazzarri.
Il tremendo 0-0 fra Napoli e Monza ha aperto nuovi scenari negativi all’ombra del Vesuvio, dove il magico 2023 si è concluso imbracciando il peggiore dei casi. Nel 2024 si dovrà infatti cambiare sostanzialmente marcia, ripartendo da un possibile 8° posto nonché dai tanto famigerati colpi di mercato in entrata. Nel frattempo, lo stesso mister Mazzarri, apparso alquanto nervoso nel post-partita, potrebbe aver annunciato primi cambiamenti in conferenza stampa, con l’ipotesi passaggio alla difesa a 3 che ora prende quota in ottica partenopea.
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E dunque eccoci qui ad analizzare un possibile passaggio (o ritorno) del Napoli alla difesa a 3, nonché al 3-5-2 tanto vociferato nelle ultime settimane. Di seguito, quindi, un’analisi reparto per reparto inerente alla rosa azzurra, con possibile schieramento dei calciatori nel nuovo modulo nonché con ideali ritocchi da dover attuare sul mercato in caso di stravolgimento degli schemi.
Se mentre per la porta il discorso sarebbe abbastanza relativo (o quasi, dati gli infortuni di Meret e Gollini che hanno portato all’esordio di Contini), tutt’altro discorso vale per la difesa. Giocare a 3 richiede infatti la presenza di almeno 5 centrali di ruolo, che il Napoli in questo momento non ha. Si potrebbe però usufruire di un Di Lorenzo adattato da braccetto di destra. Il capitano ha infatti perso la propria imprevedibilità e la propria aura in zona offensiva, spesso patendo le fatiche delle corse a tutta fascia per 90 minuti. Agire nella retroguardia a 3 potrebbe quindi solo che giovare all’ex Empoli, che potrebbe leggermente tirare il fiato nonché comandare ancor di più la squadra dalle retrovie.
Al centro, quindi, solito ballottaggio fra Rrahmani ed Ostigard, con entrambi che hanno ricoperto tale ruolo nelle proprie passate avventure. A sinistra, invece, toccherebbe a Juan Jesus essere schierato in una zona di campo già assaporata con le maglie di Inter e Roma, in attesa del ritorno di Natan, ammirato da braccetto di sinistra in maglia Bragantino. Il tutto, ovviamente, in attesa dei tanto decantati rinforzi di mercato in difesa.
Se la zona centrale di centrocampo sarebbe sottoposta praticamente a nessun ritocco, con Zielinksi-Lobotka-Anguissa titolari e le riserve pronte a scalpitare (anche qui si attendono colpi di mercato), è invece doveroso aprire un discorso inerente alle fasce. Sulla sinistra infatti, il Napoli cascherebbe senz’altro a fagiolo con Olivera e Mario Rui, che a tutto campo potrebbero ulteriormente rafforzare il proprio rendimento. Un impiego del genere esenterebbe infatti l’uruguaiano ed il portoghese da alcuni compiti difensivi spesso svolti in maniera imperfetta dai due, lasciando invece ancor più libero arbitrio in zona offensiva.
Sulla destra, invece, l’attuale rosa del Napoli suggerirebbe ad un impiego da titolare per Politano, che quel ruolo lo ha svolto spesso con Sassuolo ed Inter, ed un compito da riserva affidato invece a Zanoli, che proprio da esterno a tutta fasce ebbe un exploit in casa Sampdoria lo scorso anno. Entrambe le figure sono però sul mercato, con il terzino praticamente già in direzione Genoa. In attesa di capire quindi l’effettiva veridicità delle news Politano-Arabia, per passare al 3-5-2 il Napoli avrebbe bisogno di un ulteriore innesto sulla destra. Non è quindi un caso che i principali obiettivi azzurri in quella zona di campo rispondano al nome di Mazzocchi, Faraoni e Katseris, tutti abili a svolgere mansioni da quinto di destra.
Veniamo dunque al ruolo più importante, quello spentosi ultimamente privando il Napoli dell’aspetto fondamentale del gioco del calcio: il gol. Con un attacco a due, non è infatti difficile immaginare un Osimhen punta di sfondamento nonché un Kvartskhelia utilizzato nel ruolo di mezza punta. Quest’ultimo sarebbe un delicato esperimento da compiere a stagione in corso, eppure il georgiano ha dato spesso segnali positivi una volta accentratosi, staccandosi dunque dal raddoppio di mercatura e godendo di più libertà al centro rispetto che in fascia.
Alle sue spalle vi sarebbe quindi un Raspadori pronto a ricoprire un ruolo svolto, con ottimi risultati, con la Nazionale italiana, nel post-Europeo con Mancini. A fungere da ripiego per Osimhen, infine, Giovanni Simeone, sulla quale incombono però alcune news di mercato che porterebbero il Napoli a dover sondare nuovi nomi offensivi in caso di addio dell’argentino.
E Lindstrom? Ebbene, anche con tale modulo il danese potrebbe trovare poco spazio, dato che neanche qui il ruolo del trequartista puro è contemplato. Sarebbe però alquanto curioso poter osservare l’ex Francoforte agire da mezzala offensiva al posto di Zielinski o, perché no, da mezza punta alle spalle di un attaccante come Osimhen, dalle caratteristiche molto simili al Kolo Muani più volte imbeccato da Lindstrom proprio in Germania.
Articolo modificato 30 Dic 2023 - 15:30