Arrivano incredibilmente a sorpresa le parole del tecnico inerenti a Dries Mertens, in ripresa ad alcuni eventi scaturiti proprio dal belga.
La figura di Dries Mertens in quel di Napoli rappresenta senz’altro una leggenda in ambito calcistico, nonché uno degli esempi di maggior fusione tra un calciatore e la città partenopea. Attualmente miglior marcatore della storia azzurra infatti, il belga ha lasciato un ricordo di se indelebile all’ombra del Vesuvio, a causa dei suoi gol, delle sue giocate e delle sue espressioni in dialetto. Il tutto, appunto frutto dell’amore che Mertens e famiglia hanno riscontrato nei confronti di Napoli, con l’appellativo di “Ciro” per anni affibbiato al calciatore, che è arrivato addirittura a chiamare in tal modo il primogenito.
Fra gioia, amore e ricordi però, ecco incredibilmente spuntare le dichiarazioni del tecnico inerenti proprio al belga. “Mi ha rovinato” quanto detto, con il motivo di tale ‘attacco’ spiegato addirittura fra le pagine del Corriere dello Sport.
Capuano su Mertens, le dichiarazioni a sorpresa
Arrivato a Napoli da completo sconosciuto, attirando gli azzurri in seguito ad un gol siglato proprio in Europa League ai partenopei, con la maglia del PSV, l’acquisto di Dries Mertens riscosse pareri alquanto contrastanti ai tempi. Ci si ricorda infatti di un’opinione pubblica non propriamente soddisfatta di un tale colpo in prospettiva, con il tutto reso poi celebre dalle mai dimenticate parole di Ezio Capuano sul caso. “Mertens? Ve lo dico oggi, questo non fa più di 7/8 partite con il Napoli“, quanto disse il tecnico, tornato proprio sull’argomento a distanza di anni.
Intervistato dal Corriere dello Sport infatti, Capuano ha rivelato gli effetti di quella frase sprigionatosi nel corso del tempo, data l’ironica piega assunta in seguito all’exploit di Mertens in maglia Napoli. “Dopo 40 anni di carriera quella è l’unica cosa che le persone si ricordano di me. In un certo senso, Mertens mi ha rovinato“, le parole del noto allenatore. Quest’ultimo ha inoltre spiegato una volta e per tutte i motivi alle spalle di tali dichiarazioni, fornendo un’analisi che, nonostante quanto accaduto a posteriori, all’epoca godeva di un ottimo senso logico.
“Purtroppo Mertens non ebbi modo di studiarlo. Sapevamo però tutti che a Napoli, nel suo stesso ruolo, ci fosse un Insigne in rampa di lancio. Il tutto mi portò a pensare logicamente ad uno scarso utilizzo del belga in azzurro, ma sappiamo poi com’è andata a finire. Trovo solo ingiusto che, ad oggi, tutti si ricordino solo di tale buco nell’acqua, senza prendere in considerazione la miriade di talenti da me scoperta“, le conclusioni di Capuano.