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Cannavaro da brividi: la dichiarazione d’amore al Napoli è fantastica, avete sentito?

Paolo Cannavaro è stato a lungo tempo il capitano del Napoli, ergendosi a bandiera eterna del club per cui ha sempre tifato.

Walter Mazzarri è tornato al Napoli per un clamoroso bis. A differenza di oltre 10 anni fa, però, l’avvento del tecnico toscano non ha fornito l’elettroshock sperato, anzi, ad oggi, l’ex Torino e Cagliari ha fatto di gran lunga peggio del suo ultimo predecessore, l’esonerato Rudi Garcia.

Sembrano lontani i fasti dello scudetto stravinto dall’armata costruita dall’attuale commissario tecnico della nazionale, Luciano Spalletti, ma anche quelli della prima era Mazzarri, quando l’allenatore riuscì in poco tempo a trasformare una squadra da metà classifica in un team in grado di lottare per l’Europa, qualificandosi in Champions League e vincendo la Coppa Italia del 2012, primo trofeo dell’era post Maradona.

Paolo Cannavaro a tutto tondo, il pensiero su Mazzarri

Una delle colonne del primo Napoli di Mazzarri era certamente Paolo Cannavaro, fratello del più famoso Fabio. L’ex capitano del Napoli lasciò Parma rinunciando alla Serie A facendo una vera e propria scelta di vita in grado di condurlo dalla Serie C alla Champions sino alla sopracitata Coppa Italia alzata con la fascia al braccio, il sogno di una vita.

Ai microfoni ufficiali della Lega Serie A, attraverso il canale Youtube di quest’ultima, Cannavaro ha rilasciato alcune dichiarazioni, spaziando a tutto tondo sui ricordi dell’esperienza al Napoli, oltre che sul momento attuale:

“Sono nato con il Napoli al mio fianco in pratica: 2-300 metri in linea d’aria dallo stadio, ho sognato fin da bambino di poter giocare con quella maglia, sono passato dall’essere un raccattapalle all’essere il capitano della squadra, addirittura ad alzare un trofeo dopo 25 anni di buio e vuoto assoluto. Oggi? Devo chiudermi in casa, resto vicino allo stadio e il boato rischia di anticiparmi eventuali goal”.

Cannavaro ha poi proseguito analizzando la seconda era di Mazzarri, giustificando nello specifico il suo ex allenatore per le difficoltà incontrate, non dipese a detta dell’ex centrale solamente dal tecnico:

“Tutti sapevamo che Mazzarri non aveva una bacchetta magica, la condizione fisica non ha aiutato l’allenatore, che inoltre si è trovato ad affrontare in fila le squadre che primeggiavano. Le doti di Walter? Rispetto ad altri allenatori non ti obbliga a fare una cosa, ti convince, facendoti capire perchè è giusto farla appunto”.

Paolo Cannavaro, storico ex capitano del Napoli – spazionapoli.it

Infine, in questa lunga intervista, c’è stato un pensiero finale sul derby di oggi, oltre che sull’assenza forzata di Osimhen:

“Osimhen? Mancato fino ad ora, era un pò nervoso, lui è un giocatore che se sta bene può svoltarti la stagione, non vediamo l’ora che torni dalla coppa d’Africa a Napoli. Derby? Non so se sarà la gara di Simeone o Raspadori, spero che sia la gara del Napoli, ha bisogno dei punti per arrivare in Champions, obiettivo minimo per una squadra come la nostra”.

 

Articolo modificato 13 Gen 2024 - 10:25

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Scritto da
Giovanni Maria Graziano