Arrivano ai microfoni de Le Iene le parole di un arbitro italiano, attualmente in attività, in merito agli errori vissuti in questa stagione.
Non ce l’ha fatta il Napoli di Walter Mazzari a trionfare in Supercoppa italiana contro l’Inter di Simone Inzaghi, in grado di passare in vantaggio al 90° inoltrato dopo una mezz’ora totale di assedio. Commovente, infatti, la resistenza di una compagine azzurra a causa della tanto discussa espulsione di Simeone al 60° minuto di gioco, crollata poi sotto il singolo colpo di Lautaro Martinez. A circa 24 ore di distanza della sfida, che tanto ha fatto parlare e polemizzare l’Italia in quanto ad arbitri, ecco dunque arrivare le dichiarazioni da parte di un direttore di gara italiano rilasciate ai microfoni di Le Iene. Rimasto nell’anonimato, quest’ultimo ha infatti esposto il proprio punto di vista circa gli errori in questa stagione.
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L’arbitro attacca, le parole sugli errori di quest’anno
In forma anonima, un arbitro italiano è quest’oggi intervenuto ai microfoni de La Iene per parlare dei tanti errori commessi in questa stagione dai direttori di gara. Il tutto, in un estratto della puntata del programma che andrà in onda questa sera, in cui ad essere tirato in ballo vi è anche il rischio di vedere i campionati falsati. Questo quanto dichiarato in forma anonima dall’arbitro:
Sugli errori plateali:
“Quest’anno ci sono stati fin troppi errori plateali, che per noi addetti ai lavori risultano incomprensibili. Mi riferisco al rigore non dato al Bologna contro la Juventus, alla rete di Pulisic in Genoa-Milan o al fallo non fischiato a Bastoni in Inter-Verona. Mi chiedo come sia possibile che si arrivi ad errori così grossolani nonostante vi siano delle immagini così chiare. Questo perché, la maggior parte delle volte, non sbaglia solo l’arbitro in campo, ma anche chi in sala Var ha la possibilità di rivedere i filmati”.
Sul rischio di campionati falsati:
“C’è in atto una sorte di lotta interna fra due diverse categorie di arbitri che si sfideranno a breve per le elezioni di categoria. Sta diventando una situazione insostenibile, perché da come viene valutato un arbitro dipende adesso il futuro di tutti noi e se questo continuerà ad arbitrare oppure no. Ma se questo comporta ad alcune decisioni politiche e non oggettive sul campo, allora c’è il rischio che il campionato venga falsato”.
Sulla tutela di alcuni arbitri:
“Siamo in moti a credere che alcune valutazioni e la promozione/retrocessione di categoria non siano figlie delle nostre prestazioni sul campo ma anche di altri fattori. Questo perché, ogni volta che un arbitro viene chiamato al Var, c’è il rischio che ciò possa condizionare negativamente il voto che daranno gli osservatori, che incide poi sulla retrocessione o sulla promozione dei direttori di gara a fine stagione. Non parlo quindi di complotti con protagonista squadre come Juventus, Inter o Milan, ma di questione puramente arbitrale. Ci sono arbitri più tutelati di altri, che raramente vengono richiamati al Var per questi motivi”.
Caos arbitri, tirato in ballo anche Valeri
Nelle dichiarazioni di tale arbitro anonimo, sono state tirate in ballo altre falle nel sistema arbitrale italiano. Fra queste, la volontà di alcuni direttori di gara di denunciare alcune anomalie presenti nell’AIA nonché la figura del noto Valeri, etichettato come uno dei più tutelati.
Su Valeri:
“Uno dei nomi che posso fare in merito al discorso degli arbitri tutelati maggiormente è senz’altro quello di Valeri. In Salernitana-Bologna, ad esempio, commette un errore gravissimo, ovvero quello di non espellere Dia per un fallaccio su Saelemaekers. Quello fu un chiaro errore da campo, eppure l’arbitro non fu richiamato al Var, ne in quell’occasione ne in seguito ad altri venti simili nel corso della partita”.
Sulle possibili denunce da parte di altri arbitri:
“Per me ed altri arbitri ci sono delle palesi anomalie che, a nostro avviso, finiscono con il falsare i campionati di Serie A e Serie B. Conosco almeno cinque direttori di gara facenti parti di questo circuito che vorrebbero denunciare tali disparità nel sistema dell’AIA. C’è chi arbitra tranquillamente per due turni di seguito nonostante chiari errori mentre alti vengono fermati senza motivo, e il che influisce negativamente sulla situazione economica nonché sulla carriera. Quando ci sono errori sul campo, a pagare è sempre l’arbitro e mai chi sta al Var e non interviene. Sono errori da punire anche quelli, ma spesso ciò non accade”.