Aurelio De Laurentiis ha raccontato a 360 gradi tutta l’avventura di Garcia al Napoli, c’è anche un retroscena sull’esonero
Una mattinata, quella di oggi, che in quel di Castel Volturno non ha lasciato per niente spazio alla fantasia. Questo perchè nella sala conferenze è intervenuto Aurelio De Laurentiis, il numero uno della società partenopea. Il presidente, proprietario del Napoli dal 2004, ha deciso di prendere la parola spiegando alla stampa tutto quello che durante questa stagione non ha funzionato.
Un’annata quasi sciagurata quella degli azzurri che proprio non riesce a prendere il decollo. Vedere il Napoli quest’anno fa pensare quasi ad un paradosso rispetto a quello della passata stagione. L’anno scorso gli azzurri erano una squadra pressoché perfetta in cui riusciva tutto sia sul piano del gioco che in quello della comunicazione.
Le cose quest’anno stanno decisamente andando in maniera differente. Settimo posto in campionato, una zona champions da rincorrere fino alla fine e sogno scudetto al quadrato accantonato troppo presto. Importantissimo per i bilanci del club arrivare almeno al quarto posto che significherebbe prendere parte alla prossima Champions League.
Tutta la verità sull’avventura partenopea di Garcia
Sono tanti, tantissimi, i temi toccati da Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa. Il presidente, come spesso ci ha abituati, si è espresso senza mezzi termini. Particolare quanto raccontato sull’esperienza napoletana di Rudi Garcia. Queste le sue parole sul francese:
Sui tanti infortuni e sulla scarsa forma fisica della squadra con Garcia
Esonerare è sempre doloroso, sia per l’esonerato ma sopratutto per chi lo esonera. Ho fatto una capa tanta a Rongoni. Garcia mi ha convinto a cacciare Sinatti, grandissimo errore. Ho pensato tante volte di cacciare prima Garcia, anche quando ho fatto la conferenza alla LUISS a Roma. Gli avevo messo a disposizione una squadra intera di preparatori di Spalletti per comprendere come far rendere al meglio questi giocatori.
Su Rudi Garcia
Avrei dovuto subito mandarlo a casa. Ma i tifosi cosa avrebbero detto? Se io avessi portato subito Mazzarri? Cosa avreste detto? Io ho cercato di dare delle possibilità a Garcia, parlandoci e quando mi ha ascoltato abbiamo vinto, quando mi allontanavo faceva cose discutibili. Nell’ultima partita, durante l’intervallo gli ho detto: “Cosa stai combinando? Vuoi veramente farti mandare via?”. Dopo l’ho mandato a quel paese.
Sull’ultima gara
Poiché quello stadio è maledetto, non si riesce a vedere nulla, io me ne sono andato nello spogliatoio per vedere lo sviluppo della partita. Aldilà del fatto che i vari acquisti e Lindstrom hanno giocato bene. Mazzarri è bravo perché ha l’umiltà. Kvara spostato più centrale è tutta un’altra roba. Per voi è tutto facile, ma in realtà è più complicato.